Spettacoli areniani più snelli

Un grande ledwall di 400mq con immagini di musei e siti italiani sostituirà le tradizionali scenografie monumentali dell’Arena di Verona al prossimo festival estivo

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Bozzetto per Pagliacci
Bozzetto per Pagliacci

Dopo una stagione 2020 ridotta e con un palcoscenico al centro dell’Arena, novità in vista anche per il festival areniano 2021 in programma dal 19 giugno al 4 settembre a Verona. Saranno seimila i posti a disposizione del pubblico per garantire il necessario distanziamento, ma verranno tenute anche in debita considerazione le condizioni di sicurezza delle maestranze coinvolte “dietro le quinte”. Per questo, la Fondazione Arena di Verona ha presentato un concetto che rilegge in maniera tecnologica gli imponenti spazi areniani con la collaborazione di realtà museali, espositive, artistiche e culturali del Paese.

«Le esigenze imposte dalla pandemia al modo di fare spettacolo sono state viste come un’occasione importante da cogliere. Considerando gli allestimenti areniani “tradizionali”, imponenti e prevalentemente architettonici, abbiamo visto che gli assembramenti sarebbero stati inevitabili.» secondo Cecilia Gasdia, sovrintendente e direttore artistico della Fondazione, «Dopo aver attentamente valutato le opzioni possibili e i tempi produttivi a disposizione, abbiamo varato una linea tutta diversa e sicuramente inattesa, dando luce alle nostre maestranze, ai nostri talenti e ingegni, alle competenze che coltiviamo da sempre, per svolgere così un lavoro creativo che fosse di tutti, esperienza che ha precedenti altrove, anche in teatro, ma inedita in Italia.»

Concretamente, dopo l’inaugurazione il 19 giugno con l’Aida in forma di concerto diretta da Riccardo Muti per il centocinquantenario del debutto dell’opera verdiana al Cairo, la prossima estate il pubblico dell’Arena assisterà a regie più innovative e ad allestimenti più snelli e meno invasivi specialmente per le movimentazioni di retropalco. Le monumentali scenografie tradizionali saranno sostituite da un ledwall di 400 metri quadri che rimanderà immagini fornite da alcune fra le maggiori istituzioni museali e culturali italiane, contribuendo a promuovere il proprio patrimonio dopo i lunghi mesi di chiusura a causa della pandemia. Per il dittico Cavalleria Rusticana e Pagliacci diretto da Marco Armiliato è prevista la collaborazione con la Biblioteca Apostolica Vaticana e il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento per tracciare un contesto visuale della cultura e tradizione popolare siciliana, mentre Museo del Cinema di Torino e Fellini Museum di Rimini di prossima apertura forniranno le immagini ricche di suggestioni felliniane per l’opera di Leoncavallo. Il Museo Egizio di Torino sarà il partner per l’allestimento diAida diretta da Daniel Oren e Diego Matheuz, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara fornirà le immagini per l’excursus storico dell’ebraismo in Italia dalle origini agli anni ’40 del Novecento previsto per ilNabucco con la direzione di Daniel Oren. Per Turandot diretta da Jader Bignamini si è pensato al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma e per Traviata diretta da Francesco Ivan Ciampa sarà la Galleria degli Uffizi di Firenze a fornire il materiale iconografico per un percorso di studio sulla figura femminile in tutte le sue declinazioni. Inoltre, nella serata dedicata alla Messa da Requiem di Giuseppe Verdi diretta da Speranza Scappucci nella ricorrenza dei 120 anni dalla scomparsa del compositore, sul grande schermo si vedranno immagini dei siti Archeologici di Paestum e di Pompei, mentre per la Nona Sinfonia di Beethoven con la direzione di Erina Yashima sarà la Fondazione Alinari per la Fotografia a fornire un ideale percorso attraverso diverse piazze scelte come simbolico luogo di incontro che rimandano all’ “abbraccio alle moltitudini” dell’Ode alla gioia di Schiller.

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