Fabio Luisi vola a Tokyo
Il direttore d’orchestra genovese aggiunge ai suoi prestigiosi incarichi la direzione della più antica orchestra giapponese
L’Orchestra Sinfonica NHK di Tokyo ha annunciato la nomina di Fabio Luisi a suo direttore principale a partire dal settembre 2022, con un contratto iniziale di tre anni. Ma già dalla prossima stagione dirigerà a Tokyo alcuni concerti, tra cui la Sinfonia n. 9 di Beethoven. Luisi già stato ospite dell’orchestra diverse volte a partire dal 2001, quando diresse la Sinfonia n. 7 di Bruckner.
Forse non è inutile specificare che NHK è il servizio pubblico radiotelevisivo giapponese e che l’orchestra è la più importante di Tokyo ma anche dell’intero estremo oriente, nonché la più antica del Giappone, essendo stata fondata (allora si chiamava Nuova Orchestra Sinfonica) nel 1926. Tra i suoi precedenti direttori figurano Charles Dutoit, Vladimir Ashkenazy e André Previn, nonché - come direttori onorari - Wolfgang Sawallisch, Herbert Blomstedt e altre prestigiose bacchette europee. Il suo immediato predecessore è Paavo Järvi, il cui incarico scadrà appunto nel 2022.
Il curriculum di Luisi è molto nutrito: è stato direttore principale dell’Orchestre de la Suisse Romande di Ginevra (1997-2002), della MDR Sinfonieorchester di Lipsia (1999-2007), dei Wiener Symphoniker (2005-2013), del Metropolitan di New York (2011-2017) e Generalmusikdirektor della Staatskapelle e della Sächsische Staatsoper di Dresda (2007-2010). Questa non è che una parte dei suoi incarichi stabili. Non si deve però pensare che sia particolarmente attaccato al “posto fisso”, dato che, quando si sono verificati attriti o incomprensioni con i sovrintendenti o i direttori artistici dei teatri, non ha esitato un attimo a dimettersi, a Dresda come a New York e a Firenze, così come si è dimesso da direttore artistico del Concorso Paganini di Genova.
Attualmente, oltre che direttore musicale del festival della Valle d’Itria a Martina Franca, è Generalmusikdirektor dell’Opernhaus di Zurigo (tale incarico terminerà con la presente stagione), direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Nazionale Danese (dal 2017) e direttore musicale della Dallas Symphony Orchestra (dal 2020). Dunque nel momento in cui assumerà l’incarico a Tokyo sarà l’unico direttore a ricoprire tre incarichi stabili in tre continenti diversi.
Se a tutto questo si aggiungono gli impegni come ospite in molti dei teatri d’opera e delle orchestre sinfoniche più importanti del pianeta, è facile rendersi conto che il suo carnet nei prossimi anni è strapieno. Eppure è un direttore schivo, molto poco mediatico e insensibile allo star system. "Non sono Yannick (Nézet-Séguin),” - ha detto in un’intervista - "non sono Andris (Nelson). Non sono nemmeno Simon (Rattle). Non sono loro. Sono tutti ottimi direttori. Ma si presentano in un modo in cui io non potrei mai presentarmi". Il suo modello dichiarato è invece un direttore “all’antica” come Wolfgang Sawallisch.
Si può ricavare qualche indicazione sulla sua personalità anche dalla sua passione per i profumi: dedica infatti il suo tempo libero a collezionare essenze da tutto il mondo e a “creare pazientemente e con grande amore, ricette per profumi singolari e speciali”, come si legge nel sito del brand da lui creato, FL Parfums.
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