Brecht/Weill in tv per la Scala
Chailly sul podio
Riccardo Chailly, da poco confermato direttore dell'orchestra del Festival di Lucerna fino al 2026, torna sul podio della Scala il 18 marzo per un dittico di Kurt Weill su testi di Bertold Brecht, Die sieben Todsünden (I sette peccati capitali) e Mahagonny-Songspiel, entrambi affidati alla regia di Irina Brook che dovrà certo inventarsi situazioni sceniche adatte alle telecamere (lo spettacolo è programmato per Rai Cultura) e soprattutto alle strutture molto diverse delle due composizioni. La prima è infatti nasce come balletto cantato, protagonista il mezzo soprano americano Kate Lindsay (Anna I) che convive con un proprio doppio rappresentato dal soprano Lauren Michelle, mentre la seconda (con Kate Lindsay nei panni di Betsy e Lauren Michelle in quelli di Jessie) è una cantata scenica di sei brani che formano il nucleo della futura Ascesa e caduta della città di Mahagonny di Weill-Brecht.
Sul podio della stagione sinfonica della Scala sale invece il 5 marzo Myung-Whun Chung per la Trauersymphonie di Haydn e lo Stabat Mater di Rossini, con le voci di Eleonora Buratto, Veronica Simeoni, René Barbera, Andrea Mastroni e il coro del teatro che finalmente riprende la sua piena attività sotto la direzione di Bruno Casoni. Il 26 marzo è invece la volta di Nicola Luisotti, impegnato con Maria Agresta e Francesco Meli in un concerto di arie d'opera italiana. Mentre il 27 febbraio è previsto un concerto straordinario del pianista Emanuil Ivanov, vincitore del Premio Busoni 2019. A questi appuntamenti si aggiungono alcuni recital di canto e, trasmesse su Rai 5 e in ulteriori serate in streaming, alcune serate di balletto, tra le quali il 28 febbraio un Omaggio a Nureyev (per tutto è da consultare il sito della Scala).
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