In Germania si riparte ad aprile. Forse.
In Germania si guarda alla primavera per una ripresa dell’attività di teatri lirici e orchestre e salvare una stagione mai decollata a causa della pandemia
Mentre continua a preoccupare lo sviluppo della pandemia in Germania, sembrano procedere in ordine sparso i diversi stati federali per quanto riguarda la gestione dei teatri ma ovunque si spera di riuscire a riaprire in aprile. A Francoforte la responsabile delle attività culturali del Comune, Ina Hartwig della SPD, annuncia la ripresa dell’attività fra fine marzo (Alte Oper e Künstlerhaus Mousonturm) e inizio aprile (Oper Frankfurt e Schauspielfrankfurt), naturalmente se la diffusione dei contagi lo consentirà. Prima di allora, è certo che le sale resteranno chiuse fino al 31 gennaio per ordinanza del governo dell’Assia e sul dopo regna l’incertezza, mentre le istituzioni culturali necessitano condizioni di stabilità per riuscire a pianificare “non potendo modificare il programma degli spettacoli da un mese all'altro”, ha spiegato Hartwig, che auspica che in primavera “la situazione si risolva e che i teatri possano di nuovo aprire le porte al pubblico.” Se le restrizioni dovute al contenimento dei contagi dovessero essere allentate, rassicura Hartwig, le istituzioni culturali sarebbero tra le prime a poter riaprire.
Più drastica la decisione della Semperoper di Dresda: tutte cancellate le produzioni in cartellone fino alla fine della stagione, dopo la decisione delle autorità della Sassonia, uno degli stati più colpiti dalla seconda ondata pandemica, di chiudere le sale da spettacolo fino al prossimo 31 marzo. “Per tutti noi che seguiamo con ansia le crescenti cifre dell'infezione qui in Sassonia e gli sviluppi della pandemia che si sta diffondendo in tutto il mondo, la decisione di prolungare la chiusura non è stata una sorpresa”, ha dichiarato il sovraintendente della Semperoper, Peter Theiler. Da aprile a luglio, comunque, si annuncia un programma alternativo che verrà elaborato nelle prossime settimane dopo aver vagliato in che misura e in quale forma potranno essere recuperate le prime e gli spettacoli originariamente annunciati. Theiler sottolinea come, nelle attuali circostanze, fosse necessario “riorientarsi in modo flessibile e in un’ottica di ripianificazione, e concentrarsi con slancio positivo per plasmare quello che resta della stagione”". Anche in questo caso, si guarda con speranza ad aprile per cercare di salvare una stagione pesantemente condizionata dagli ultimi sviluppi della pandemia.
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