La ripartenza di Salisburgo
Per l’estate 2021 il Festival di Salisburgo propone una programmazione ricca ma prudente
Sarà un’edizione di grandi numeri quella del Festival di Salisburgo edizione 2021: 168 rappresentazioni in 17 luoghi diversi distribuite su 46 giorni fra il 17 luglio e il 31 agosto. Dopo un’edizione 2020 fortemente ridimensionata a causa della pandemia, per l’estate 2021 si sceglie la linea della prudenza con un programma che propone 8 produzioni operistiche ma con due sole novità. Fra queste il Don Giovanni di Mozart con la regia di Romeo Castellucci e la direzione di Teodor Currentzis (26 luglio) con Davide Luciano nel ruolo del titolo e Vito Priante, Nadezhda Pavlova, Federica Lombardi, Michael Spyres, David Steffens, Anna Lucia Richter e Mika Kares. Altra novità del cartellone sarà Intolleranza 1960 di Luigi Nono con la direzione di Ingo Metzmacher e l’allestimento curato da Jan Lauwers con il coinvolgimento di Needcompany e i danzatori di BODHI PROJECT e SEAD – Salzburg Experimental Academy of Dance. I ruoli principali saranno sostenuti da Sean Panikkar, Sarah Maria Sun e Anna Maria Chiuri (15 agosto). Dall’edizione 2020 torna in scena il secondo allestimento mozartiano, Così fan tutte, nell’allestimento di Christof Loy con la direzione di Joana Mallwitz e lo stesso cast di interpreti (6 agosto). Torna anche Elektra di Richard Strauss con la regia di Krzysztof Warlikowski e ancora con Franz Welser-Möst sul podio e Aušrine Stundyte protagonista (27 luglio). Dopo il debutto al Festival di Pasqua di Salisburgo torna in scena Tosca con Anna Netrebko, Yusif Eyazov e Ludovic Tézier nell’allestimento di Michael Sturminger e la direzione musicale di Marco Armiliato (21 agosto). Dal Festival di Pentecoste arriva invece Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel con Cecilia Bartoli nell’allestimento di Robert Carsen e la direzione di Gianluca Capuano. Completano il cartellone lirico due produzioni in forma di concerto: La damnation de Faust di Hector Berlioz con Charles Castronovo, Ildar Abdrazakov e Elīna Garanča diretti da Alain Altinoglu (22 agosto), e Neither di Morton Feldman eseguita con String Quartet and Orchestra nella direzione di Ilan Volkov alla testa dell’ORF Radio Symphony Orchestra di Vienna e del Minguet Quartet.
Fra i 93 concerti in programma, il tradizionale ciclo dei Wiener Philharmoniker diretti da Franz Welser-Möst, Christian Thielemann, Andris Nelson, Herbert Blomstedt, Riccardo Muti, che nel 2021 festeggerà l’ottantesimo compleanno e i 50 anni dal debutto al Festival di Salisburgo. Un’altra neo-ottantenne, Marta Argerich, sarà una delle protagoniste del ciclo consacrato a celebri solisti, che presenterà anche recital di Igor Levit, Evgeny Kissin, Anne-Sophie Mutter, Maurizio Pollini, András Schiff, Grigory Sokolov, Daniil Trifonov, Mitsuko Uchida e Arcadi Volodos. In “Canto lirico” Joyce DiDonato con l’ensemble Il pomo d’oro diretto da Maxim Emelyanychev, Sonya Yoncheva con il Donizetti Opera Ensemble, Christina Pluhar e L’Arpeggiata in un concerto dedicato al Seicento napoletano con Céline Scheen e Valer Sabadus, e Juan Diego Flórez con la Sinfonía por el Perú diretta da Diego Matheuz. Grandi voci anche nel ciclo “Song Recitals” con Asmik Grigorian, Benjamin Bernheim, Gerald Finley and Matthias Goerne e Christian Gerhaher. Dedicata al compositore americano Morton Feldman il ciclo “Time with …” che propone due concerti del Klangforum Wien diretto da Emilio Pomàrico e una serata con il flautista Dietmar Wiesner, il percussionista Martin Grubinger e il pianista Markus Hinterhäuser.
Completa il cartellone una rassegna di eventi legati al centenario del festival aperto da una festa con eventi nel centro storico di Salisburgo (18 luglio). In programma un ciclo di film dedicati al regista e co-fondatore del festival Max Reinhardt, conferenze, una mostra sui teatri progettati per il festival e mai costruiti oltre alla grande rassegna “Großes Welttheater – 100 Jahre Salzburger Festspiele” dedicata al secolo di storia del festival alla Neue Residenz. In programma anche il Mortier Award per la musica e il teatro e il Mortier Next Generation Award dedicati alla memoria dello scomparso manager teatrale Gerard Mortier alla guida del festival fra il 1991 e il 2001.
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