Sant'Ambrogio per riveder le stelle
Scala: 7 dicembre con Gala televisivo
Come già annunciato il 7 dicembre alla Scala la prevista Lucia di Lammermoor alla Scala, diretta da Riccardo Chailly con la regia di Yannis Kokkos, sarà sostituita da un concerto kolossal dal titolo dantesco A riveder le stelle per inaugurare una stagione, non ancora ben delineata per via dell'incognita delle future disposizioni anti Covid. La conferenza stampa, a cui hanno partecipato il sovrintente Dominique Meyer, il direttore musicale Riccardo Chailly e il regista Davide Livermore responsabile dell'allestimento della serata, è stata un po' all'insegna della reticenza per non guastare la sorpresa della diretta televisiva (Rai 1 e Arte per l'Europa). Nessuno dei tre ha voluto entrare nel dettaglio e quindi sopperiamo alla mancanza precisando che 7 dicembre non ci sarà ovviamente nessuno spettatore, l'orchestra sarà sistemata in platea su una pedana che coprirà parte delle poltrone, Riccardo Chailly sarà rivolto irrituamente verso la sala, mentre i coristi saranno sparsi nei palchi, i cantanti a turno in palcoscenico; con anche spazio per il balletto, tre le coreografie firmate da Manuel Legris, fresco di nomina alla direzione del corpo di ballo, e sul podio Michele Gamba.
Preponderante sarà naturalmente il repertorio operistico affidato a Chailly con brani di cinque compositori italiani (Verdi, Puccini, Donizetti, Rossini, Giordano) e di tre stranieri (Bizet, Massenet, Wagner). La scelta delle arie, tra le quali tre duetti, segnerà un percorso ideale nel mondo della lirica per sottolinearne i temi canonici, come il potere, l'amore, la voce dei deboli, la figura femminile, ecc. Chailly si è sbilanciato indicando una parabola dal tema iniziale della maledizione alla catarsi finale, affidata a un indimenticabile e non precisato Rossini. Tutti argomenti che saranno sviluppati anche da attori impegnati in brani di prosa, ma anche in citazioni di scritti degli stessi compositori. L'intero spettacolo si reggerà su tre set differenti: la sala del Piermarini con le scenografie, i video, la realtà aumentata con effetti 3D. Ci saranno riprese dirette, parti registrate, inquadrature del backstage e fuori dal teatro, come la piazza antistante o le panoramiche della città vista dall'alto. Insomma si annuncia una storica serata televisiva per la Scala, con una formula del tutto nuova e senza il rischio di creare una sorta di Sanremo della lirica perché non ci sarà nessun presentatore a introdurre i ventiquattro cantanti (solo la presentazione del programma Rai affidato a Milly Carlucci e Bruno Vespa). Risulterà una festa di famiglia di grandi artisti mai vista, ha tenuto a sottilineare il sovrintendente Meyer. I primi da citare sono d'obbligo, Lisette Oropesa e Juan Diego Flòrez, che avrebbero dovuto essere i protagonisti di Lucia di Lammermoor in scena e ne canteranno alcune arie. Con loro altri nomi del gotha lirico, legati alla Scala: Ildar Abdrazakov, Roberto Alagna, Carlos Álvarez, Piotr Beczala, Benjamin Bernheim, Eleonora Buratto, Marianne Crebassa, Plácido Domingo, Rosa Feola, Elīna Garanča, Vittorio Grigolo, Jonas Kaufmann, Aleksandra Kurzak, Francesco Meli, Camilla Nylund, Kristine Opolais, George Petean, Marina Rebeka, Luca Salsi, Andreas Schager, Ludovic Tézier, Sonya Yoncheva. Top secret invece l'elenco degli stilisti che vestiranno le cantanti.
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