I teatri lirici tedeschi chiedono più pubblico
Appello della Conferenza dei teatri lirici dei paesi di lingua tedesca per aumentare gli spettatori in sala fino al 50% della capacità e propongono tamponi rapidi a spettatori e lavoratori per la stagione fredda
Riunita a Francoforte sul Meno la sessione autunnale della Conferenza dei teatri dei paesi di lingua tedesca – l’associazione dei manager dei 13 maggiori teatri lirici di Germania, Austria e Svizzera tedesca – sotto la presidenza di Bernd Loebe, sovrintendente dell’Oper Frankfurt. Sovrintendenti e direttori amministrativi con i responsabili dei reparti tecnici e amministrativi hanno discusso di come affrontare la crisi provocata dalla pandemia da coronavirus e del suo impatto sul settore culturale. Ai vincoli imposti dalle autorità sanitarie, i teatri lirici hanno reagito con entusiasmo adottando spesso soluzioni creative per non interrompere l’offerta di spettacoli e garantire i posti di lavoro ai propri dipendenti e agli artisti indipendenti, oltre che per continuare a svolgere il proprio ruolo sociale, come componente fondamentale delle nostre democrazie.
In concreto, la Conferenza ha avanzato la richiesta di regole uniformi a livello nazionale nei tre paesi di lingua tedesca che consentano un aumento del pubblico in sala fino a una percentuale di almeno il 50% della capacità delle sale. Dal canto loro, i responsabili dei teatri lirici valutano positivamente la reazione del pubblico di fronte alle misure sanitarie imposte per accedere ai teatri, misure che hanno reso i teatri luoghi sicuri nella percezione del proprio pubblico, e si dichiarano pronti a applicare tamponi rapidi a pubblico e personale in palcoscenico e in buca per garantire continuità anche nella stagione fredda, quando è importante determinare in modo affidabile e rapido se un cantante può esibirsi o no. Si attendono ora risposte dalla politica.
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