L’altra orchestra italiana di Pappano
Scopriamo l’Orchestra Filarmonica di Benevento, una bella realtà della provincia italiana
Di quale orchestra sinfonica è direttore musicale Antonio Pappano? Ogni appassionato italiano di musica sa rispondere a questa domanda. Ma quanti saprebbero dire di quale orchestra è direttore onorario? È l’Orchestra Filarmonica di Benevento. E non è un incarico puramente formale, perché Sir Tony la dirige regolarmente, sia a Benevento sia a Castelfranco Misciano, il piccolo borgo dell’Appennino campano di cui sono originari i suoi genitori. E non sono concerti di tutto riposo, tutt’altro: per esempio, l’ultima volta (era lo scorso 12 gennaio) erano in programma il Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy e Shéhérazade di Rimsky-Korsakov, due pezzi che sono un severo banco di prova anche per le orchestre più blasonate.
Nata nel 2015, l’Orchestra Filarmonica di Benevento - che è sostenuta dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e dalla Regione Campania – è una delle belle sorprese che la provincia italiana offre a chi abbia a cuore le sorti della musica nel nostro paese e sia interessato a scoprire cosa succede anche al di fuori delle grandi città. Ha un organico di circa settanta musicisti, prevalentemente giovani, e dalla fondazione fino a pochi mesi fa ha avuto come direttore artistico e musicale Francesco Ivan Ciampa, che ha dovuto a malincuore lasciare quest’impegno perché i brillanti sviluppi della sua carriera lo costringono a stare troppo tempo lontano da Benevento.
D’estate i concerti si svolgono nella splendida cornice del Teatro Romano, che ha duemila posti, regolarmente esauriti per i concerti della Filarmonica: ma quest’anno, per le norme sul distanziamento sociale, potranno essere ammesse soltanto 400 persone alla volta. Nei mesi freddi l’attività si sposta nell’Auditorium Sant’Agostino.
Ora, dopo il lockdown che ha fermato tutto lo spettacolo dal vivo, l’Orchestra Filarmonica di Benevento riparte con una stagione che va dal 12 luglio al 28 novembre. Gli interpreti – direttori e solisti – sono scelti con cura e sono gli stessi che si possono ascoltare nelle sale da concerto e nei teatri d’opera delle principali città. Si inizia il 12 luglio con Carlo Rizzari, ospite regolare dell'Accademia di Santa Cecilia così come della Staatsoper di Amburgo e di altre grandi istituzioni musicali: programma beethoveniano, con la Sinfonia n. 7 e il Concerto n. 3, solista Beatrice Rana, che – ormai è perfino superfluo sottolinearlo – è una delle più talentuose esponenti delle giovani leve di pianisti.
Si prosegue con una serata dedicata al jazz con Paolo Fresu e Luca Aquino e con Raffaele Tiseo sul podio. Poi un concerto diretto da Giuseppe Lanzetta, che vede la partecipazione di un virtuoso del pianoforte del calibro di Giuseppe Andaloro, per un programma interamente dedicato alla musica dei Queen, appositamente rielaborata per un organico orchestrale. Il cartellone estivo prosegue il 25 luglio con un concerto lirico-sinfonico dedicato a Giuseppe Verdi, diretto da Valerio Galli, con la partecipazione del soprano Valentina Boi e del tenore Angelo Villari. Il 27 luglioun’avventura a ritmo di tango con la Compagnia del Balletto di Benevento.Inoltre il 3 agosto un concerto straordinario per la serata finale del Festival internazionale Benevento Cinema e Televisione – BCT.
In autunno i programmi saranno più orientati sul classico. Si ricomincia il 10 ottobre con un concerto diretto da Francesco Lanzillotta, uno dei più interessanti giovani direttori del panorama musicale internazionale,che arriverà direttamente da Berlino, dove è impegnato per La Traviata alla Deutsche Oper. A Benevento dirigerà la Sinfonia n. 3 “Scozzese” di Mendelssohne il Concerto per violoncello di Elgar, con la giovanissima Erica Piccotti, ormai non più una promessa ma una splendida realtà. Dopo una pianista e una violoncellista che fanno parte della giovane leva di concertiste che stanno insidiando il primato dei signori uomini, arriverà a completare il trio anche una giovane e bravissima violinista, Francesca Dego, che nel concerto di chiusura eseguirà il Concerto per violino di Beethoven. Sul podio Giampaolo Pretto, il direttore musicale dell’Orchestra Filarmonica di Torino, che completerà il concerto con la Sinfonia n. 1 “Primavera” di Schumann. Come si vede, una programmazione cui non mancano qualità e varietà. Ma l’attività non si limita ai concerti, infatti l’Associazione “I Filarmonici di Benevento” si dedica attivamente anche alla formazione e alla didattica con lo scopo di diffondere il linguaggio musicale nelle scuole primarie, medie e superiori, allestendo spettacoli didattico-interattivi e lezioni concerto.
Concludiamo con le parole di Antonio Pappano: “È un’orchestra piena di talento, piena di voglia e di grinta. Sono questi i progetti che bisogna portare avanti per far crescere la cultura musicale”.
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