Nabucco fantasy

Nucci protagonista a Liegi

Recensione
classica
Opéra Royale de Wallonie, Liegi, Belgio
Giuseppe Verdi
23 Ottobre 2016
Assistere allo spettacolo vale la pena senza dubbio per l’interpretazione di Leo Nucci, sopratutto nelle scene in cui interpreta Nabucco che ha perso la ragione: a 74 anni non ha perso smalto nel timbro, sublime nell’interpretazione e nella precisione ritmica, meno efficace però quando è condottiero-dio, non aiutato certo dal costume pesante, con una grande corona quasi farsesca, che sembra schiacciarlo e soffocarlo. L’allestimento lascia perplessi, uno strano mix, le protagoniste (Abigaille con capelli rossi e vestiti blu, Fenena al contrario con capelli blu e abiti rossi) sembrano uscite da un racconto fantasy, impressione accentuata dall’arrivo di un finto cavallo come quelli che si vedono alle giostre, con scene che si caratterizzano per scarni simboli duplicati, salvo poi soprendere con una vera striscia d’acqua dentro cui Stefano Mazzonis fa cantare anche una parte del coro. Il tutto condito con luci a tratti psichedeliche, che sono comunque tra gli aspetti più vivi di una messa in scena che nel complesso annoia. Quanto agli altri protagonisti, se Ismaele di Giulio Pelligra è una bella sorpresa per timbro, dizione chiara e voce limpida (manca però un po’ di presenza scenica); e lo stesso si può dire per la Fenena di Na’ama Goldman, soave e perfetta per la parte; invece Virginia Tola è una Abigaille dalla voce potente e a tratti straordinaria ma che può essere pure, sopratutto ad avvio dell’opera, sgradevole e un po' stridula; e benché molto applaudito il basso Orlin Anastasov, di sicuro piglio e potenza, dovrebbe affinare ulteriormente la parte. Quanto all’altro grande protagonista dell’opera, il coro, quello dell’opera di Liegi alterna alti (tra questi il “Va pensiero”) e bassi, così come del resto anche l’orchestra, solo con qualche strumento in evidenza.

Note: Coproduzione Opéra Royal de Wallonie-Liège e Israeli Opera of Tel Aviv

Interpreti: Leo Nucci (Nabucco), Virginia Tola (Abigaille), Orlin Anastassov (Zaccaria), Giulio Pelligra (Ismaele), Naham Goldman (Fenena), Papuna Tchuradze (Abdallo), Roger Joakim (il grande Sacerdote di Balo), Anne Renouprez (Anna)

Regia: Stefano Mazzonis di Pralafera

Scene: Alexandre Heyraud

Costumi: Fernand Ruiz

Orchestra: Opéra Royal de Wallonie-Liège

Direttore: Paolo Arrivabeni

Coro: Opéra Royal de Wallonie-Liège

Maestro Coro: Pierre Iodice

Luci: Franco Marri

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