Otello a Napoli, 200 anni dopo

Al San Carlo felice inaugurazione con l'Otello di Rossini, composto per Napoli nel 1816

Recensione
classica
Teatro di San Carlo Napoli
Rossini
30 Novembre 2016

Otello era stato commissionato a Rossini nel 1816 per il San Carlo, ma un incendio impose di rappresentare al teatro del Fondo l'opera che lo avrebbe legato a Napoli per i successivi sei anni di successi. Nel bicentenario Paolo Pinamonti, direttore artistico del teatro, ha felicemente affidato al capolavoro rossiniano l'inagurazione. Le meraviglie sonore della partitura sono valorizzate dalla direzione esperta di Gabriele Ferro, che ha voluto riportare l'orchestra nella posizione ottocentesca. Il regista Amos Gitai, al suo debutto operistico, non ha nascosto un intento didascalico nell'accostare il moro Otello ("d'Africa figlio qui straniero son io") alle tristi sorti degli immigrati d'oggi. Anche per questo i bei costumi di Gabriella Pescucci sono ispirati alla modernità ma si stagliano coerenti sulle splendide scene di Dante Ferretti, una pancia di veliero e l'interno d'un antico palazzo veneziano. Tutti questi protagonisti del cinema (quattro premi Oscar tra tutti) contribuiscono a intrecciare passato e presente nel dramma di Desdemona, la vera protagonista dell'Otello rossiniano. La compagnia di cantanti è superlativa ed è stata accolta alla prima con grande calore. Svetta il trio di tenori protagonisti: Dmitry Korchak è un appassionato e ardito Rodrigo, Juan Francisco Gatell il cupo Jago, e semplicemente perfetta la vocalità dell'Otello di John Osborn. Rossini aveva scritto la parte di Desdemona per la Colbran: Nino Machaidze si conferma stupenda interprete in questo ruolo delicato e insieme fiero, suscitando intensa commozione. Per la serata indossava gioielli di Bulgari, di cui nel foyer è offerta una mostra dai tesori delle collezioni storiche, mentre un ritratto di Rossini dell'artista Marcos Marin, per la collezione Pierre Cardin, è esposto all'ingresso.

Interpreti: Otello: John Osborn (30 novembre, 2, 4 e 6 dicembre) / Sergey Romanovsky (1 e 3 dicembre) Desdemona: Nino Machaidze (30 novembre, 2, 4 e 6 dicembre) / Carmen Romeu (1 e 3 dicembre) Rodrigo: Dmitry Korchak (30 novembre, 2, 4 e 6 dicembre) / Giorgio Misseri (1 e 3 dicembre) Jago: Juan Francisco Gatell (30 novembre, 2, 3 e 4 dicembre) / Francisco Brito (1 e 6 dicembre) Emilia: Gaia Petrone Elmiro:Gondoliere Mirco Palazzi Il Doge: Nicola Pamio Il /Lucio: Enrico Iviglia

Regia: Amos Gitai

Scene: Dante Ferretti

Costumi: Gabriella Pescucci

Orchestra: Teatro San Carlo

Direttore: Gabriele Ferro

Coro: Teatro san Carlo

Maestro Coro: Marco Faelli

Luci: Vincenzo Raponi

Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche

classica

In programma Čajkovskij e Gon 

classica

Un memorabile recital all’Accademia di Santa Cecilia, con Donald Sulzen al pianoforte

classica

La tappa torinese per i sessant’anni della cantante