Non è il miglior Candide possibile

Per la prima volta a Firenze l'opéra-comique di Leonard Bernstein

Recensione
classica
Maggio Musicale Fiorentino Firenze
Leonard Bernstein
23 Maggio 2015
Sabato all'Opera di Firenze il “Candide” di Leonard Bernstein per il 78° Maggio era partito male: John Axelrod dal podio ci ammanniva un'ouverture massiccia e un po' imprecisa, nell'assenza pressoché completa di scena fissa le voci, per lo più piccole assai, stentavano a farsi sentire, in compenso, in omaggio all'equazione stabilita dal regista Francesco Micheli per cui Westphalia = fabbrica, una massa imponente di figuranti in tuta blu inscenava una specie di “Metropolis” farsesca, spostando e spingendo scatoloni, carrelli e armadi che poi si rivelavano per custodie dei personaggi-burattini come Cunegonda e Paquette (burattine perché ? tutto sommato sono due ragazze dalle notevoli risorse...) in frenetiche azioni e controazioni il cui effetto generale era quello di una macchina mandata a gran velocità, ma senza sapere bene dove, anche perché la selezione dei numeri dall'esuberante materiale bersteiniano del Candide, ammessa e corrente, per carità, non si traduceva in sequenze sempre comprensibili. Poi le cose miglioravano: Laura Claycomb, arrampicata in una divertente gabbia-guardinfante, ha cantato da consumata soubrette “Glitter and be gay”, ed è scattato il primo applauso, e ci siamo divertiti con Cacambo drag queen contornato dai coristi maschi in veste di ardenti tardone spagnole, con le gustose apparizioni di Chris Merritt e Anja Silja nei panni del Governatore e della Vecchia Dama, con diverse invenzioni sceniche piacevoli, come le testone carnevalesche dei re detronizzati di Venezia. Ma ad incarnare lo spirito elegante e libertario di Candide e il suo rigore di pensiero c'era solo una magnifica Lella Costa come narratore e voce di Voltaire, lieve sui suoi pattini a rotelle. Buon successo finale dunque, e repliche fino al 3 giugno.

Note: Nuovo allestimento in lingua originale con sopratitoli in italiano e in inglese

Interpreti: Voltaire: Lella Costa, Candide: Keith Jameson, Maximilian: Gary Griffiths, Cunegonde: Laura Claycomb, Pangloss: Richard Suart, Old Lady: Anja Silja, Paquette: Jessica Renfro, Governor: Chris Merritt, King I: Timothy Martin, King II: Luca Casalin, King III: Hector Guedes, King IV: Christopher Turner, King V: Alessandro Calamai, Ragotski: Christopher Lemmings, Cacambo: Gianluca Di Lauro, Attori e figuranti dell'Associazione culturale Teatro della Limonaia

Regia: Francesco Micheli

Scene: Federica Parolini

Costumi: Daniela Cernigliaro

Corpo di Ballo: Maggiodanza

Coreografo: Alfonso Cayetano

Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Direttore: John Axelrod

Coro: Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro Coro: Lorenzo Fratini

Luci: Angelo Linzalata

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