Serata di rarità teatrali ieri sera al Regio, con due atti unici disparatissimi per ispirazione musicale e clima drammaturgico, ma accomunati da una data di nascita che a noi posteri pare densa di presagi sinistri. "Goyescas" di Enrique Granados, rielaborazione per le scene dell'omonima suite per pianoforte ispirata ai dipinti del pittore aragonese Francisco Goya, è del 1916; la pucciniana "Suor Angelica" di un anno successiva. Con una guerra mondiale all'orizzonte e intere società sull'orlo dello sbriciolamento i temi della costrizione, della rivolta e della follia sono tra i più frequentati nell'arte del decennio. E proprio la follia pare essere il fil rouge scelto dal regista Andrea De Rosa per dare una coerenza scenica ai due titoli in programma. L'ambientazione di "Goyescas", al suo primo allestimento torinese, si svolge tutta in una fossa polverosa da cui scaturiscono mayas e mayos dalle facce da morto, e protagonisti (un po' impacciati nella resa vocale di una partitura meno scintillante di quanto non siano i brani pianistici originali) impegnati a riprodurre, con effetti talora parodistici, i più famosi tra i Capricci goyeschi. E Suor Angelica, che mancava da questo palco da più di 30 anni, si svolge addirittura in un manicomio. "È così bella la voce di donna in piccola schiera", scriveva Puccini, vagheggiando un libretto pieno "di bimbi, fiori, dolori e amori". L'operina è effettivamente impastata di questi ingredienti, che nella lettura registica di De Rosa perdono la loro efficacia kitsch per acquistare il gusto amaro del rovesciamento distopico. Una scelta forte e forse discutibile nella prima parte del dramma, che sul finale però acquista una commovente forza drammatica. Applausi finali ai cantanti, Amarilli Nizza soprattutto, al coro e all'orchestra.
Note: Nuovo allestimento in coproduzione con Maggio Musicale Fiorentino e Teatro di San Carlo di Napoli. Spettacolo abbinato a "Suor Angelica"
Interpreti: Giuseppina Piunti, Andeka Gorrotxategui, Fabián Veloz, Anna Maria Chiuri
Regia: Andrea De Rosa
Scene: Andrea De Rosa
Costumi: Alessandro Ciammarughi
Corpo di Ballo: Balletto civile
Coreografo: Michela Lucenti
Orchestra: Orchestra del Teatro Regio
Direttore: Donato Renzetti
Coro: Coro del Teatro Regio
Maestro Coro: Claudio Fenoglio
Luci: Pasquale Mari
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