"Intonations" a Berlino
L'edizione tedesca del Jerusalem International Chamber Music Festival al Museo Ebraico
Recensione
classica
Con opere di Szymanowski, Brahms, Schubert e Mendelssohn Bartholdy si è concluso il festival "Intonations", l'edizione tedesca del Jerusalem International Chamber Music Festival, svoltosi per la terza volta nel Museo Ebraico di Berlino. La pianista Elena Bashkirova, moglie del direttore d'orchestra Daniel Barenboim, è la direttrice artistica del festival da lei fondata in Israele nel 1998. Oltre a un "nucleo duro" di artisti fidati, tra i quali anche membri dei Berliner Philharmoniker, ogni anno si esibiscono anche altri solisti di fama internazionale e giovani talenti.
"Intonations", una specie di anteprima del festival a Gerusalemme che comincerà il prossimo 4 settembre, quest'anno è stato incentrato su due temi principali: l'inizio della Prima Guerra Mondiale nel 1914 e Richard Strauss di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita. Nel suggestivo atrio di vetro del museo domenica scorsa si sono ascoltate delle esecuzioni ad altissimo livello, dai "Tre miti per violino e pianoforte" del polacco Szymanowski con accenti impressionistici al "Quintetto per pianoforte op. 34" di Brahms alla canzone "Einsamkeit" (Solitudine) di Schubert, interpretata dalla Bashkirova e dal basso-baritono Robert Holl, al "Ottetto per archi" op. 20, composto da Mendelssohn a soli sedici anni. Gli interpreti eccellenti, trai cui il violinista Kolja Blacher e Daishin Kashimoto, primo violino di spalla dei Berliner, Ludwig Quandt, primo violoncello dell'orchestra e il suo ex collega, il violista Wolfram Christ, tutti capaci di dialogare con grande finezza, hanno dimostrato di nuovo che l'ascolto della musica da camera porta sempre a nuove scoperte.
Interpreti: Elena Bashkirova, pianoforte Robert Holl, basso-baritono Jonathan Gilad, pianoforte Igor Levit, pianoforte Kolja Blacher, violino Daishin Kashimoto, violino Madeleine Carruzzo, viola Wolfram Christ, viola Ludwig Quandt, violoncello e altri
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