L'estasi del "Sacre"
La coreografa Sasha Waltz a Berlino
Recensione
classica
Una fitta nebbia avvolge il palcoscenico quando comincia una danza sempre più estatica che finirà con la morte di una fanciulla. Nel centenario della scandalosa prima del "Le Sacre du Printemps" di Stravinskij, allora danzato dai Ballets Russes, la coreografa tedesca Sasha Waltz ha creato una nuova versione del balletto. Dopo rappresentazioni acclamate a San Pietroburgo, Parigi e Bruxelles lo spettacolo è arrivato alla Staatsoper di Berlino. I ballerini della compagnia Sasha Waltz & Guests trasformano i ritmi martellanti del brano, suonato dalla Staatskapelle diretta da Daniel Barenboim, in movimenti altrettanto fluidi che energici. All'introduzione del fagotto solo seguono ritmi insoliti ed incalzanti, tradotti in una straordinaria coreografia che culmina nell'immolazione dell' "Eletta" che, strappatasi il vestito rosso, dà in smanie orgiastiche fino al mortale esaurimento.
In apertura della serata "Prélude à l'après-midi d'un faune" di Debussy, altro brano che ispirò il mitico Nižinskij a una coreografia per i Balletti Russi. Con movimenti morbidi e suggestivi i ballerini di Sasha Waltz interpretano il gioco del fauno con le ninfe, davanti a un fondale multicolore creato da Guillaume Bruère. Nella "Scène d'Amour", tratta dalla sinfonia drammatica 'Roméo et Juliette" di Berlioz, si esibiscono Emanuela Montanari e Antonino Sutera, membri del corpo di ballo del Teatro alla Scala, in un romantico "pas de deux". La coreografia della Waltz, ideata nel 2007 per una produzione all'Opéra National de Paris, in Italia è stata eseguita per la prima volta lo scorso gennaio a Milano. Alla fine della serata francese grandi applausi per i ballerini, Sasha Waltz, l'orchestra e il suo popolarissimo direttore.
Interpreti: Sasha Waltz & Guests Emanuela Montanari Antonino Sutera
Orchestra: Staatskapelle Berlin
Direttore: Daniel Barenboim
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