I Berliner in surround
Concerto per il cinquantenario della Philharmonie
Recensione
classica
Fu un atto rivoluzionario quando l'architetto Hans Scharoun disegnò una sala da concerto con un palco al centro, circondato da spalti "a forma di vigneto". Mezzo secolo dopo l'inaugurazione, la Philharmonie di Berlino rimane sempre all'avanguardia, con un'acustica straordinaria che si può apprezzare in ogni angolo della sala. Per celebrare il giubileo i Berliner sotto la guida del loro direttore principale Simon Rattle hanno eseguito un programma incentrato sull'idea del 'Raumklang' ovvero suono "surround".
Partendo dalla policoralità del Cinquecento veneziano, sei trombe e altrettanti tromboni, posizionati in mezzo al pubblico, hanno suonato la "Canzon septimi et octavi toni a 12" di Giovanni Gabrieli, a suo tempo organista titolare di San Marco, dove nel 1995 è stato eseguito per la prima volta 'IN-SCHRIFT' di Wolfgang Rihm. A Berlino è seguita la prima in assoluto di "IN-SCHRIFT 2", con un ensemble di strumentisti sul palco e clarinetti in diversi punti della sala. Gli archi, assenti nel pezzo di Rihm, sono tornati in gran numero per la "Fantasia su un tema di Thomas Tallis" di Ralph Vaughan Williams, creando impressionanti ondate sonore.
Con un tocco sensibile e delicato la pianista Mitsuko Uchida ha poi interpretato il primo movimento della sonata "Chiaro di luna" di Beethoven, seguito da "Quasi una fantasia" di György Kurtág, brano in cui il pianoforte è affiancato da fiati e percussione. Per la "Grande Symphonie funèbre e triomphale' di Hector Berlioz il palco è riempito da un'orchestre dalle dimensioni gigantesche, con 21 clarinetti seduti là dove di solito si trovano gli archi. Tre le file dell'orchestra anche il clarinettista Karl Leister che il 15 ottobre 1963 già suonò al concerto inaugurale sotto la bacchetta di Karajan.
Note: foto: Monika Rittershaus/Stiftung Berliner Philharmoniker
Interpreti: Mitsuko Uchida, pianoforte
Orchestra: Berliner Philharmoniker
Direttore: Simon Rattle
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