Schizofonia e anguille
Teho Teardo e Blixa Bargeld portano dal vivo il nuovo disco "Still Smiling"
Recensione
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Il personalissimo percorso di ricerca di Blixa Bargeld sulla propria voce, quando (non di rado) si applica alla canzone ottiene risultati sempre rivivificanti. È successo nella lunga traiettoria dei suoi Einstürzende Neubauten. E ancora, in un caso emblematico, in occasione della collaborazione con Alva Noto, a nome anbb. Un passo ulteriore è quello fatto con il nuovo disco cointestato con il compositore Teho Teardo. Come già nel dialogo con Noto, il peso specifico di due stili personalissimi, originali e ben delineati, viene a sommarsi e si sintetizza in una sorta di “canzone di ricerca”, con la voce in bilico fra il recitativo e momenti di alto lirismo - con quel tanto di distacco quasi ironico da quello che canta che è la cifra di Bargeld.
Dopo l’uscita del disco, Teardo e Bargeld – accompagnati dalla violoncellista Martina Bertoni – hanno intrapreso un breve tour: a Moncalieri (vicino a Torino), la location – fra i capannoni della zona industriale – sembra evocare più gli esordi industriali degli Einstürzende Neubauten che non le atmosfere cinematiche di [i]Still Smiling[/i].
La scaletta riprende per intero l'album. L’unico dubbio, in un progetto di tale valore, è quanto l’esibizione live possa aggiungere a quanto progettato in studio: fra suoni non impeccabili e la chitarra di Teardo filtratissima e spesso mascherata fra le frequenze, dominano le basi (quelle del disco). In modo simile, il violoncello finisce spesso a mascherarsi con gli archi, e risulta difficile capire chi stia suonando cosa. Al di là di questa "schizofonia" non sempre piacevole (si poteva fare altrimenti? Probabilmente no, a meno di non mettere su una band di una decina di elementi), il quid in più ce lo mette in carisma di Bargeld, che potrebbe cantare di anguille o elencare i canali del digitale terrestre (cosa che in effetti fa: in un brano inedito e in “Come Up and See Me”) senza perdere un briciolo di fascino. Anche quando – cosa non nuova – si applica a brani pop dal sapore vintage: delizia finale è la cover di Patrick Samson, “Soli si muore”, Italia 1969.
Interpreti: Teho Teardo: chitarra e basi; Blixa Bargeld: voce; Martina Bertoni: violoncello.
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