Risolvere i problemi legati alle peculiarità drammaturgiche del "Trovatore" e creare un concetto registico funzionante non è cosa da poco. Per l’ultima produzione del ciclo delle Festwochen dedicato a Verdi (dopo "Rigoletto" e "Traviata" delle scorse due stagioni che non avevano saputo entusiasmare pubblico e critica) il compito è stato affidato a Philipp Stölzl, regista proveniente dal cinema ma con ampia esperienza e successo nell’ambito del videoclip. E questo background un po’ si percepisce, perché Stölzl decide di mettere in scena le sconnesse e spesso assurde vicende dell’opera verdiana come se dovesse coordinare un evento rock, creando scene-vignette di forte impatto che si impregnano nella mente dello spettatore come gli hit e le coreografie durante in un concerto in uno stadio. Con l’unica differenza che tutto avviene su una scena dalle dimensioni compresse, spoglia (due facciate bianche illuminate a volte da proiezioni ispirate da quadri di Dali e Magritte) e pendente, che non di rado ha creato insicurezze di equilibrio ai cantanti. Il cast è giovane (dominato dalle ottime Carmen Giannattasio e Marina Prudenskaya) e ha saputo aprirsi a una concezione drammaturgica che non ha voluto solo mettere in risalto le loro qualità vocali, ma anche quelle mimiche e attoriali. In un Trovatore dominato dall’ironia e dal parossismo, i personaggi si comortavano come se fossero appena scappati dalle pagine di un fumetto. Wellber ha condotto di conseguenza, con slancio e plasticità. Una produzione più che riuscita.
Note: Cooproduzione Staatsoper Unter den Linden Berlin.
Interpreti: CONTE DI LUNA / Artur Ruciński
LEONORA / Carmen Giannattasio
AZUCENA / Marina Prudenskaya
MANRICO / Yonghoon Lee
FERRANDO / Gábor Bretz
INEZ / Mara Mastalir
RUIZ / Tomáš Juhás
un vecchio zingaro / Karl Huml
un messo / Nenad Marinković
Regia: Philipp Stölzl
Scene: Conrad Moritz Reinhardt e Philipp Stölzl
Costumi: Ursula Kudrna
Orchestra: ORF Radio-Symphonieorchester Wien
Direttore: Omer Meir Wellber
Coro: Arnold Schoenberg Chor
Maestro Coro: Ottokar Prochazka, Michal Kucharko
Luci: Olaf Freese