Un Brahms russo a Londra
Gergiev inaugura la stagione della London Symphony
Recensione
classica
Dopo l'indimenticabile performance estiva con Rowan Atkinson, ossia Mr. Bean, alla Cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici, la London Symphony Orchestra è tornata nei ranghi, e si è presentata ai blocchi di partenza della stagione 2012–2013 alla Barbican Hall di Londra, con il suo Direttore principale, Valery Gergiev, e uno speciale progetto “Brahms-Szymanowsky”, articolato in quattro serate. La prima si è aperta con la "Sinfonia n. 1" del compositore polacco, del quale quest'anno ricorrono i 75 anni dalla morte. Un lavoro giovanile, scritto nel 1906, carico di un pathos derivato direttamente dal "Pelleas und Melisande" di Schoenberg, reso evidentissimo da Gergiev. A seguire, sempre di Szymanowsky, il "Concerto n. 1" per violino, con Janine Jansen solista tanto appassionata quanto precisa nel distillare sonorità luminosissime, coltivate anche nel fuori programma, che ha regalato uno splendido incontro tra il suo Stradivari e il Guadagnini di Roman Simovic, spalla della LSO. I due hanno proposto il primo movimento della "Sonata per due violini" di Prokof'ev.
Nella seconda parte della serata la "Prima Sinfonia" di Brahms, con Gergiev impegnato a “scavare” alla continua ricerca degli aspetti più vibranti della partitura, e l'orchestra compatta e generosissima nel restituirli. Risultato: una varità estrema di atteggiamenti espressivi, non solo di grande bellezza, ma di fortissima comunicatività. Entusiasmo alle stelle da parte di un pubblico tanto informale nell'atteggiamento quanto coinvolto nei confronti di un'orchestra che sente evidentemente come propria.
Orchestra: London Symphony Orchestra
Direttore: Valeri Gergiev
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