Quando la musica basta a sé stessa

L'Heure espagnole e Enfant et les sortilèges in scena a Palermo. Scene e costumi di Altan

Recensione
classica
Teatro Massimo Palermo
17 Ottobre 2012
Raffinato, intelligente, disincantato, il dittico formato dai due unici lavori teatrali di Ravel si regge su un’idea anticonvenzionale di opera che dopo quasi un secolo continua a sbalordire per la sua efficacia. Semplicità e immediatezza sono alle fondamenta di L’heure espagnole e L’enfant et les sortilèges: due gioielli che lo stesso Ravel faceva bastare a sé stessi sul piano teatrale, due storie “facili” alle quali l’autore nulla volle togliere o aggiungere dal punto di vista drammatico, se non una scrittura di stupefacente meticolosità capace di assimilare e trasformare la parola a esclusivo uso e consumo del risultato musicale. Ne risulta un unicum capace di porre in secondo piano la regia e il ruolo dell’interprete, che a meno di un’idea forte sembra non avere margini di interpretazione. Forse è per questo che Luciano Cannito non osa e resta un passo indietro: con la medesima ferocia con cui Alberto Savinio parlava di “composizioni da pianista” si potrebbe parlare di “regia da coreografo”, ma è anche vero che questa versione nature del dittico, quasi didascalica, ha il pregio di valorizzare sia la complessità della partitura, sia la sorniona piacevolezza "pop" delle scene e dei costumi di Altan, vero elemento di attrazione di questa messinscena palermitana. Bella la macchina scenica e coreografica dell'Enfant. Il lavoro minuzioso di Yves Abel rischia di sprecarsi nelle crepe di un’orchestra assai meno brillante del solito, fiaccata dai malumori e dalle proteste contro la sovrintendenza, in rotta con l’amministrazione cittadina eletta a maggio.

Note: In scena fino al 21 ottobre

Interpreti: Marina Comparato, Maria José Montiel, Filippo Adami, Enea Scala, Aldo Orsolini, Alessandro Luongo, Roberto Abbondanza, Andrea Concetti, Paolo Battaglia, Sonia Prina, Chiara Fracasso, Cristina Melis, Giovanna Donadini, Maria Grazia Schiavo, Ilaria Del Prete, Maria Chiara Pavone, Veronica Lima

Regia: Luciano Cannito

Scene: Francesco Tullio Altan

Costumi: Francesco Tullio Altan

Corpo di Ballo: Teatro Massimo di Palermo

Coreografo: Luciano Cannito

Orchestra: Teatro Massimo di Palermo

Direttore: Yves Abel

Coro: Teatro Massimo di Palermo

Maestro Coro: Andrea Faidutti

Luci: Vinicio Cheli

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