Il trionfo di Rodelinda
Successo dell'opera di Haendel al Valle d’Itria, eccellente direzione di Diego Fasolis
Recensione
classica
Solo i sovrintendenti e direttori artistici bacchettoni credono ancora che in Italia non si possano proporre le opere di Haendel: il nostro pubblico non aspetta altro, come dimostra il trionfo di Rodelinda (in prima italiana) a conclusione del 36° Festival di Martina Franca con il positivo esordio alla direzione artistica di Alberto Triola. Nonostante la scelta di Rosetta Cucchi di ambientare la storia longobarda del VII secolo in un cupo medioevo postmoderno da fantasy e il suo esasperato horror vacui, la meravigliosa musica composta da Haendel per Londra nel 1725 ha conquistato il folto pubblico internazionale, soprattutto per la efficace direzione d’orchestra di Diego Fasolis, che ha ricavato dall’orchestra moderna timbri ‘quasi’ simili ad una formazione filologica, che purtroppo ancora manca al Valle d’Itria. Importante anche il contributo dei veri virtuosismi di Franco Fagioli nei panni di Bertarido, uno dei pochi falsetti convincenti che abbiamo visto recentemente in questo repertorio, pur sottoposto ad uno schiacciante confronto con il protagonista originale della prima, il mitico Senesino. Nella seconda serata il pubblico ha addirittura chiesto e ottenuto il bis di una delle sue grandi arie di bravura. Molto coraggiosa Sonia Ganassi: al suo debutto in un repertorio del tutto nuovo, ha dovuto a sua volta confrontarsi con le acrobazie vocali della protagonista Rodelinda, che era stata a Londra la stupefacente Francesca Cuzzoni. Degli altri cantanti, tutti validi, merita un elogio particolare Paolo Fanale (Grimoaldo). Scena fissa, lugubre e un po’ tediosa anche dove il libretto indicava “luogo delizioso”. Ancor più grande appare il miracolo di questa musica. Si usava per la prima volta l'edizione critica Baerenreiter: la riscossa di Haendel in Italia parte da sud.
Interpreti: Rodelinda:Sonia Ganassi Bertarido:Franco Fagioli Grimoaldo: Paolo Fanale Edvige: Marina De Liso Garibaldo: Gezim Myshketa Unulfo: Antonio Giovannini
Regia: Rosetta Cucchi
Scene: Tiziano Santi
Costumi: Claudia Pernigotti
Orchestra: Orchestra giovanile d'Italia
Direttore: Diego Fasolis
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