Metti una sera in Terra di Siena
Il post-minimalismo inglese in vetrina per la chiusura degli 'Incontri in Terra di Siena'
Recensione
classica
Il festival 'Incontri in Terra di Siena', attivo da circa 20 anni in magnifici luoghi del pientino, si contraddistingue - tra le proposte di quel territorio - non solo per una qualità e una partecipazione di pubblico decisamente internazionali, ma anche per alcune incursioni (dosate) nella produzione musicale contemporanea. La presenza artistica della pianista inglese Kathryn Stott ha favorito così, per l'appuntamento di chiusura del festival 2010, l'esecuzione in prima italiana di Ruse, un concerto per pianoforte archi e timpani in un solo movimento di Graham Fitkin. Inglese, classe 1963, Fitkin annovera quale suo maestro più accreditato (oltre che più riconoscibile nel suo linguaggio) Louis Andriessen, collocandosi perciò nell'area post-minimalista; organizzazione del discorso per blocchi, materiale armonico ristretto e concentrato, una certa aggressività della scrittura pianistica (ottimamente sostenuta dalla Stott, dedicataria del brano composto nel 2009) fanno fede di questo filo stilistico, rendono il brano architettonicamente solido nella sua alternanza di fasi incisive e sospese, efficace pianisticamente, ma a volte ripetitivo e non sempre realmente dinamico. Il successo dell'esecuzione, anche per la bravura degli interpreti (la London Chamber Orchestra, guidata con sicurezza da Federico Mondelci, è stata assai positiva per tutto il concerto, in particolare nel gioiello della St.Paul Suite di Holst, e ha avuto solo qualche sbavatura nei momenti più ritmicamente spigolosi della partitura di Fitkin), è stato comunque vivo, e si è esteso al resto della festosa serata che ha proposto pure un brano di Giovanni Sollima (Violoncelles, vibrez!) eseguito vigorosamente con Antonio Lysy altro violoncello solista, e altri evergreen adatti a serate musicali estive.
Note: Sabato 31 luglio Giardino della Villa 'La Foce' Concerto di chiusura del festival 'Incontri in Terra di Siena'
Interpreti: Giovanni Sollima e Antonio Lysy, violoncelli Kathryn Stott, pianoforte Fedrico Mondelci, sassofono
Orchestra: London Chamber Orchestra
Direttore: Fedrico Mondelci
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