Povera Butterfly

Katharina Wagner firma la regia di "Madama Butterfly" a Mainz

Patrick Pobeschin (Sharpless, di spalle), Alexander Kröner (Goro), Abbie Furmansky (Cio-Cio-San), Patricia Roach (Suzuki) e Sergio Blazquez (Pinkerton)  Copyright: Martina Pipprich
Patrick Pobeschin (Sharpless, di spalle), Alexander Kröner (Goro), Abbie Furmansky (Cio-Cio-San), Patricia Roach (Suzuki) e Sergio Blazquez (Pinkerton) Copyright: Martina Pipprich
Recensione
classica
Staatsoper Mainz Mainz
Giacomo Puccini
15 Gennaio 2010
Katharina Wagner mette sempre un po' troppo nelle sue regie, quasi che l'ultima esponente dell'illustre famiglia di compositori e teatranti non riuscisse a contenere entusiasmo e voglia di dirci tutto sul lavoro che rappresenta. Auspice un espressionista Goro in frack giallo e guanti viola, un illusionista più che un sensale, il tenente della marina degli Stati Uniti sfoglia il catalogo delle fantasie sessuali (ce n'è per tutti i gusti, dal leather al marinaretto alla Gaultier) ma sceglie la più indefinibile: una creatura avvolta in una specie di burka fatto di stracci. Non è una bambina questa Cio-Cio-San, ma una donna ripiegata su se stessa in un mondo fatto di scatole (quella di Pinkerton è rossa, quella di Yamadori, rifiutata, è verde) e chiuso da un muro di scatole vuote con oggetti di piacere dismessi. Butterfly non si suicida come da tradizione, ma prende dolorasamente coscienza (ma forse no) che la scatola rossa non è poi diversa dalle altre e anche la nuova donna di Pinkerton non è altro che lo stesso Goro che rompe l'incanto. Concezione non banale, ma realizzata con parecchie scivolate sul piano del gusto, con qualche eccesso didascalico, con presenze superflue e poco decifrabili. Ha decisamente meno da dire la realizzazione musicale di questa produzione, affidata a Catherine Rückwardt, alle prese con un'orchestra spesso in difficoltà: tempi un po' troppo spediti, pochissimi colori, poche emozioni. In scena, la compagine locale fa quel che può, che non è molto: Abbie Furmansky non è sempre all'altezza delle asperità del ruolo della protagonista, Sergio Blazquez è un Pinkerton legnoso e con difficoltà di emissione. Meglio lo Sharpless di Patrick Pobeschin e il Goro di Alexander Kröner. Si replica fino a fine stagione.

Note: Nuova produzione. Prossime rappresentazioni: 31 gennaio e 28 febbraio 2010.

Interpreti: Abbie Furmansky (Cio-Cio-San), Patricia Roach (Suzuki), Cornelia Langhals (Kate Pinkerton), Sergio Blazquez (Pinkerton), Patrick Pobeschin (Sharpless), Alexander Kröner (Goro), Patrick Hörner (Yamadori), Hans-Otto Weiß (Lo zio Bonzo), Soung-Teak Moon (Yakusidé), Ion Grigorescu (Il commissario imperiale), Si Jae Lee (L'ufficiale del registro), Ewa Wargin (la madre di Cio-Cio-San), Katja Ladentin (La zia), Elisabeth Stradalski (La cugina).

Regia: Katharina Wagner

Scene: Monika Gora

Costumi: Thomas Kaiser

Orchestra: Philharmonisches Staatsorchester Mainz

Direttore: Catherine Rückwardt

Coro: Chor des Staatstheaters Mainz

Maestro Coro: Sebastian Hernandez-Laverny

Luci: Alexander Dölling

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