Berlioz secondo il regista Dan Jemmett all'Opéra-Comique
Recensione
classica
Opéra Comique
Hector Berlioz
24 Febbraio 2010
L'Opéra Comique ha finalmente trovato il suo spazio tra i colossi parigini: il repertorio, specie francese e possibilmente dimenticato. Meritoria, dunque, la decisione di mettere in scena un'opera di Berlioz che finisce troppo raramente in cartellone: "Béatrice et Bénédict". Riesumazione di un titolo, accompagnata di scelte artistiche coraggiose.
Ad esempio, la direzione del teatro parigino è andata a cercare un'orchestra su strumenti d'epoca: La chambre philharmonique, diretta dal suo fondatore Emmanuel Krivine. E' vero che ancora certi equilibri sono apparsi difettosi e che non si è reso pienamente giustizia alla ricca varietà dell'orchestrazione berlioziana. Ma il lavoro c'era. E il merito di avere presentato un'opera ottocentesca con le sonorità che si avvicinano a quelle della "prima", va almeno apprezzato.
Poi va pure reso omaggio al coraggio di Dan Jemmett. Che ha osato, con la complicità di Bob Goody, quello che i puristi hanno poco apprezzato: modificare il libretto di Berlioz. Alberto (interpretato da Goody) è un burattinaio siculo che parla inglese - in ossequio alla fonte di Shakespeare - e che fa muovere i cantanti come marionette. C'era molta poesia in quest'evocazione dei pupi. Un tentativo di ridare vita ad un testo difficile che alterna dialoghi e canto.
Ma soprattutto, come non sottolineare la convincente interpretazione del cast. Christine Rice è stata l'eroina della serata: il mezzosoprano inglese ha un timbro ammaliante e, grazie ad una tecnica impeccabile, ha reso con efficacia una parte debordante di vocalità di matrice italiana. Suo degno partner è stato il tenore Allan Clyton: anche lui, perfettamente a suo agio in un ruolo arduo. Bravi, come gli altri, anche come attori.
Uno spettacolo fuori dalla routine che va visto senza esitazioni.
Interpreti: Christine Rice (Béatrice), Allan Clayton (Bénédict), Ailish Tynan (Héro), Elodie Méchain (Ursule), Edwin Crossley-Mercer (Claudio), Jérôme Varnier (Don Pedro), Michel Trempont (Somarone), Bob Goodie (Alberto)
Regia: Dan Jemmett
Scene: Dick Bird
Costumi: Sylvie Martin-Hyska
Coreografo: Cécile Bon
Orchestra: La Chambre Philharmonique
Direttore: Emmanuel Krivine
Coro: Les éléments
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