La Lady di Metzmacher

Acclamato debutto dell'opera di Sostakovic alla Staatsoper di Vienna.

Recensione
classica
Wiener Staatsoper
27 Ottobre 2009
Di rombi e boati sonori così, all’opera di Vienna non se ne sentivano da tempo; e lo stesso si può dire per i soffi acustici, venati e al limite dell’udibilità. Sono altissime le aspettative per il debuttante d’eccezione: Ingo Metzmacher sostituisce l’indisposto Kirill Petrenko in tutte le recite di questa nuova produzione della Lady Macbeth e dirige per la prima volta nella buca della Staatsoper. Il suo approccio musicale non si dimentica facilmente. Il suono è curato, tornito, e nonostante la peculiare disposizione degli strumenti (tutti gli archi a sinistra, i fiati a destra), l’impasto timbrico è denso e omogeneo. Ma sono soprattutto l’esaltazione degli estremi, senza compromessi, e il ductus sinfonico ad avvincere. Anche Angela Denoke lascia un segno indelebile: la sua Katerina vive e vibra, recita e canta tra naturalismo e trance. La dizione russa non è perfetta, ma le linee vocali ammaliano e stordiscono. Kurt Rydl è Boris. Si vedono grande esperienza e sicurezza, ma il personaggio è troppo calcato e non sempre funziona nell’idea scenica. Marian Talaba è un Sinowi un po’ scialbo, mentre il Sergej di Misha Didyk non è memorabile, ma all’altezza. Va menzionata l’eccellente prestazione del coro. L’impianto scenico è spartano con le macerie di una statua di Stalin caduta a sostituire la buca del maestro suggeritore. Si è allestita la prima versione dell’opera, ma a causa di lunghi cambiamenti scenici, prima del quarto atto è stato inserito un arrangiamento orchestrale (di Rudolf Barshai) del movimento di apertura dell’ottavo Quartetto d’archi di Schostakowitsch. La regia di Hartmann non è forzata, meticolosa la conduzione dei personaggi e realistico il modo di raccontare. Qualche innesto comico, soprattutto nella gestualità spinta del coro,ci è sembrato fuori luogo.

Interpreti: Boris: Kurt Rydl Sinowi: Marian Talaba Katerina: Angela Denoke Sergej: Misha Didyk

Regia: Matthias Hartmann

Scene: Volker Hintermeier

Costumi: Su Bühler

Coreografo: Teresa Rotemberg

Orchestra: Orchestra della Wiener Staatsoper

Direttore: Ingo Metzmacher

Coro: Coro della Wiener Staatsoper

Maestro Coro: Thomas Lang

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