Johann Christian all'Academie

Folgorante apertura di stagione a Mannheim con "Amadis de Gaule" di Johann Christian Bach

Maximilian Schmitt (Amadis) e Cornelia Ptassek (Oriane). Foto Hans Jörg Michel
Maximilian Schmitt (Amadis) e Cornelia Ptassek (Oriane). Foto Hans Jörg Michel
Recensione
classica
Nationaltheater Mannheim Mannheim
Johann Christian Bach
17 Ottobre 2009
Da qualche stagione nel cartellone del Nationaltheater figurano opere scritte per la corte di Mannheim. Dopo Traetta e De Majo, la scelta è caduta quest'anno su Johann Christian Bach, compositore dai saldi legami con l'antica capitale del Palatinato, anche se l'opera scelta, "Amadis de Gaule" si deve ad una commissione dall’Academie royale de musique di Parigi, dove l'opera andò in scena con scarso successo nel 1778. Decisamente francesi sono il soggetto fantastico messo in musica da Lully un secolo prima, e il tono severo di una partitura generosa di scene corali e balli. Già significativamente ridotta rispetto all'originale di Lully, Reinhard Goebel impone ulteriori tagli (specie nel terzo atto) alla partitura che non brilla per varietà di ispirazione, a tutto vantaggio di una maggiore essenzialità drammatica della vicenda. Caratteristica che si ritrova anche nel riuscito spettacolo di Nicolas Brieger nella scena fissa disegnata da Roland Aeschlimann, un saliscendi di scale bianche su piani sovrapposti, illuminata splendidamente da Alexander Koppelmann. Il contrasto fra le forze del male rappresentate da Arcalaus e Arcabonne e l'inossidabile purezza dell'amore fra Amadis e Oriane è narrato con disinvolta scioltezza, sfruttando abilmente i diversi piani della scena e le metamorfosi del coro come elemento integrante del racconto. Compagnia equilibrata, con le buone prove dei "cattivi" Sandis e Berau (in cuoio nero "fetish" secondo l'estro di Andrea Schmidt-Futterer) e l'Amadis di Schmitt, a suo agio nella tessitura tenorile acuta secondo il modo francese. Notevole prova del coro in moto perpetuo fra platea e scena. Un po' priva di colori ma non di brio la direzione di Goebel alla testa dell'orchestra in gran forma. Accoglienza entusiastica con numerose chiamate.

Note: Altre rappresentazioni: 25, 30 ottobre e 13 novembre.

Interpreti: Maximilian Schmitt (Amadis), Cornelia Ptassek (Oriane), Marie Belle Sandis (Arcabonne), Thomas Berau (Arcalaus), Anne-Theresa Albrecht (Urgande/2. Choryphée), Antje Bitterlich (1. Choryphée), Jun Ho Lee (La Haine), Pei Jing Lee (La Discorde), Johannes Wimmer (L'ombre d'Ardan Canil)

Regia: Nicolas Brieger

Scene: Roland Aeschlimann

Costumi: Andrea Schmidt-Futterer/Anne Dehof

Orchestra: Orchester des Nationaltheater Mannheim

Direttore: Reinhard Goebel

Coro: Chor des Nationaltheater Mannheim

Maestro Coro: Tilman Michael

Luci: Alexander Koppelmann

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