Così lontano, così vicino
Milano: a Mito una serata di sperimentazione
Recensione
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L’idea di avvicinare artisti lontani da un punto di vista spazio-temporale non è certo nuova: ricordo che nel 1992 gli U2 in concerto duettavano con un video preregistrato di Lou Reed. Diciassette anni dopo di cose ne sono successe: il boom di Internet, certo, i mondi virtuali, i videogiochi in multiplayer, Second Life, le chat. Dall’altra parte dell’Oceano, c’è un centro di ricerca che si chiama Center for Computer Research in Music and Acoustics e fa capo alla prestigiosa Stanford University. Un gruppo di ricercatori ha qui inventato e messo a punto un nuovo enviroment, un ambiente virtuale che, se graficamente somiglia a tutti gli altri ambienti virtuali, ha però la caratteristica di rispondere alla musica e, anzi, di interagire con essa, spazializzando in tempo reale le note eseguite live. Questo ambiente si chiama Sirikata ed è stato di fatto il protagonista della serata al Politecnico di Milano Bovisa. Non esattamente un concerto, per dirla con Jeffrey T. Schapp, direttore del Stanford Humaties Lab, nonché egregio presentatore della performance. In una sala gremita, il pubblico era circondato da un sistema di amplificazione a otto canali che consentivano un’eccellente spazializzazione sonora. Il programma musicale comprendeva pagine di improvvisazione per strumenti reali (violino e violoncello suonati oltreoceano e trasmessi in videoconferenza, e un pianoforte suonato in sala) e laptop. Per riscaldare dita e banda larga si è però cominciato dal celebre “In C” di Terry Riley, uno dei manifesti del Minimalismo. L’effetto è stato divertente: il ritardo congenito nella trasmissione dei dati diviene nelle mani dei musicisti un elemento musicale a sua volta. E l’interazione live fra mondi distanti all’interno di un mondo inventato si fa spunto e ispirazione.
Note: http://ccrma.stanford.edu http://www.sirikata.com
Interpreti: Jeffrey T. Schnapp, Juan-Pablo Caceres, Robert Hamilton, Chrissie Nanou
Orchestra: Membri della Stanford Laptop Orchestra
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