Il ratto di Teofane
Al Dresden Musikfestspiele la ripresa dell'opera di Lotti
Recensione
classica
Dresden Musikfestspiele, festival poco conosciuto ma di grande interesse. Il nuovo direttore artistico, il violoncellista Jan Vogler, si propone il rilancio della manifestazione. Nell’ambito della rassegna, la prima ripresa a Dresda dell’opera Teofane di Antonio Lotti, composta per il matrimonio del principe elettore Federico Augusto II e dell’arciduchessa Maria Josepha d’Austria. Quindi, una trama che non può che essere encomiastico-festosa: Teofane, alla vigilia delle nozze con Ottone II, è rapita per ricatto. Complicate alterne vicende con inevitabile lieto fine. E’ musica percorsa da fremiti giocosi contrapposti ad arie di furore e di paragone, vetrina dei castrati tra i migliori sulla piazza d’allora (Senesino e Giuseppe Boschi), che oggi mettono a dura prova le voci. Il cast è adeguato, anche se la serata è sfortunata: Christian Zencker (Isauro) sostituisce Nicholas Sales, il giovane Andreas Taubert (Ottone) Matthias Rexroth, ma non è in piena forma neanche lui, ciò nonostante se la cava bene. Helmut Branny dirige la più che ottima Dresdener Kappellsolisten che fa fuochi d’artificio: brillante, compatta, luminosa con trombe sicure ed intonate, dall’alto del Kleine Schlosshof del da poco restaurato Residenzschloss. Teofane è affidata alla bella voce luminosa e chiara di Jutta Böhnert, sprezzante nell’agilità. Il baritono Kay Stiefermann (Emireno), voce possente ma tenuta a freno. Il contralto Britta Schwarz (Matilda) ha voce piccola, ma di bella estensione: ma la tira fuori quando serve. L’agilità non la preoccupa. Robert Crowe (Adelberto), sopranista dagli acuti sicuri ma il timbro è di una ruvidezza… un'unghia sulla lavagna! Il pubblico, benché non uso al repertorio, resiste alle tre ore di musica. Bis richiesto a gran voce tra ovazioni generali.
Note: 27 maggio 2009
Interpreti: Andreas Taubert, Ottone Jutta Böhnert, Teofane Kay Stifermann, Emireno Tamara Gura, Gismonda Robert Crowe, Adalberto Britta Schwarz, Matilda Nicholas Sales, Isauro Jobst Schneiderat, Clavicembalo Stefan Maass, Liuto Andreas Priebst, Violoncello
Orchestra: Dresdner Kapellsolisten
Direttore: Helmut Branny
Se hai letto questa recensione, ti potrebbero interessare anche
classica
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento
classica
Il primo pianista francese a vincere il Čajkovskij di Mosca conquista il pubblico milanese con un interessante quanto insolito programma.