Yvonne è una nuova Muta di Portici, una Cenerentola rovesciata: disabile, brutta, autistica, non canta nemmeno. Il Principe ribelle ed immaturo la vuole come fidanzata, tra l'imbarazzo della corte e dei genitori, soprattutto quando lei rutta a perdifiato durante le cerimonie. Il Diverso suscita reazioni disparate: tolleranza, finta accettazione, sarcasmo, disgusto, odio. Anche perché in Yvonne ognuno vede una parte di sè. Alla fine decidono di farla fuori con stile e Cenerentola si strozza con una lisca di pesce durante un pranzo ufficiale.
La musica fonde sperimentalismo e tradizione: bagliori, clangori strumentali, soffi ed esplosioni ritmiche percussive, insieme ad oasi armoniche tonali, brevi epifanie melodiche, cadenze scontate che ti si schiacciano addosso. Tipico di Boesman è l'impiego magistrale delle voci in un declamato lirico a frammenti, quasi sempre efficace, teatrale. Il richiamo alla tradizione (Mahler, Korngold e Schreker, prosciugati alla luce del secondo Novecento) ha funzione drammaturgica: musica dell'ipocrisia generale, delle convenzioni, dei falsi sentimenti, degli slanci velleitari, ma anche quella da cui è circonfusa la muta Yvonne (con un temino quasi wagneriano e preziosità timbriche francesi, che Cambreling fa assaporare). Trionfo, specialmente per la rodata coppia Boesman-Bondy: il secondo, anche librettista, è abile nel plasmare una gestualità realistica, ma non risolve alcune figure, come il Re violento e maschilista. Compagnia di canto eccelsa, a partire da Beuron, tutto lirismo e sottigliezze allucinatorie. Versatile diva della capitale, Delunsch è un po' sprecata, ma spicca nella sua incredibile aria in puro Massenet (o Charpentier).
Interpreti: Dörte Lyssewski (Yvonne), Paul Guy (Le Roi Ignace), Mireille Delunsch (La Reine Marguerite), Yann Beuron (Le Prince Philippe), Victor von Halem (Le Chambellan), Hannah Esther Minutillo (Isabelle), Jason Bridges (Cyrille), Jean-Luc Ballestra (Cyprien), Guillaume Antoine (Innocent), Marc Cossu-Leonian (Valentin); Ensemble vocal "les jeunes solistes".
Regia: Luc Bondy
Scene: Richard Peduzzi
Costumi: Milena Canonero
Orchestra: Klangforum Wien
Direttore: Sylvain Cambreling
Coro: Ensemble vocal "les jeunes solistes"
Maestro Coro: Rachid Safir
Luci: Dominique Bruguière