La Schiavo restituita al trono

Antonio Florio riscopre "Ottavia, restituita al trono" scritta dal diciottenne Domenico Scarlatti per Napoli nel 1703. La produzione di Beaune ha permesso non solo di conoscere una partitura dimenticata, ma anche di apprezzare i cantanti. Bravissima Maria Grazia Schiavo, che ha fatto prova di una grande maturità musicale. Trionfa pure il giovanissimo contro-tenore Filippo Mineccia. Uno spettacolo che il pubblico accoglie con grande entusiasmo.

Recensione
classica
Festival di Beaune
05 Luglio 2008
Il festival di Beaune non è mai avaro di novità. La direttrice Anne Blanchard è sempre a caccia tanto di titoli quando di artisti non logorati dalla routine. Con "Ottavia, restituit al trono" ha fatto centro. Scomparso il festival di Palermo, la produzione della famiglia Scarlatti attende la rivalutazione che merita. Certo Alessandro, ma anche il figlio Domenico. Ed è proprio di quest'ultimo questa partitura dell'"Ottavia" che Antonio Florio ha stanato ed in parte ricostruito. Producendola a Beaune insieme al Festival di San Sebastian e il centro di musica antica di Napoli. Si tratta di una sorta di seguito dell'"Incoronazione di Poppea" o, meglio, di una sua variante con un finale tuto a vantaggio d'Ottavia: Nerone, nell'opera di Scarlatti, si tiene la sposa, rinunciando a Poppea. Il diciottenne Domenico già mostra di conoscere tutti i codici di scrittura: adotta un'ampia paletta di affetti per variare le arie. E drammaticamente, l'opera non stagna mai. Ma la grande scoperta (o riscoperta) sono i cantanti. Innanzi tutto, un'irriconoscibile Maria Grazia Schiavo: una voce oggi sempre intensa, pienamente investita nella parte, con gravi pieni e acuti mai sgraziati, un timbro insomma rotondo. La sua è una Poppea sensuale e drammaticissima. Maria Ercolano e Valentina Varriale l'affiancano con risultati felicissimi. Invece, Yolanda Auyanet non è parsa pienamente a suo agio nella parte. E poi la vera novità: le due voci giovani del sopranista Paolo Lopez e del contro-tenore Filippo Mineccia. Florio sembra aver cambiato idea a proposito di questo tipo di voci. E gliene siamo riconoscenti: Mineccia ci ha regalato un Nerone dai colori musicali variegati, facendo prova di agilità e di un fraseggio musicalissimo. Un trionfo per il pubblico, giustamente entusiasta.

Interpreti: Yolanda Auyanet (Ottavia), Filippo Mineccia (Nerone), Maria Grazia Schiavo (Poppea), Mria Ercolano (Floro), Valentina Varriale (Rosilda), Giuseppe de Vittorio (Belia), Paolo Lopez (Dorillo).

Orchestra: Cappella de' Turchini

Direttore: Antonio Florio

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