La musica come speranza di pace

Si testimonia la speranza di una pacifica coesistenza tra israeliani e palestinesi.

Recensione
classica
Festival delle Nazioni
01 Settembre 2008
“Esistono ragioni e sentimenti che devono dialogare alla ricerca di una soluzione pacifica. Prima di essere israeliani, palestinesi o siriani, iracheni o libanesi, siamo tutti, in definitiva, esseri umani”, ha detto lo scrittore israeliano David Grossman a proposito dell’Arab Orchestra di Nazareth. Grossman, che ha perso il figlio ventenne, Uri, due anni fa sul fronte libanese, ha confidato che scrivere è il suo modo per continuare a credere che esistono alternative anche alle peggiori condizioni umane. Questa speranza, lui l’ha tradotta in scrittura, altri, come i musicisti dell’Arab Orchestra, in musica. David Grossman nella sua orazione ha ricordato “Io ho imparato da Uri che … dobbiamo difendere noi stessi e la nostra anima. Insistere a preservarla dalla tentazione della forza e da pensieri semplicistici, dalla deturpazione del cinismo, dalla volgarità del cuore e dal disprezzo degli altri, che sono la vera, grande maledizione di chi vive in una area di tragedia come la nostra”. Il grande sforzo di contenere il dolore dà all’orazione, recitata da un eccellente Sandro Lombardi, un tono mediamente elegiaco che la musica, squisitamente postmoderna, spesso scompagina. Tra lo ‘spirito apollineo’ delle parole e il ‘dionisiaco’ della musica non si origina un’armonia di contrari, piuttosto una mancanza di dialogo, di ‘omologhia’. Interessante e piacevole il concerto dell’Arab Music Orchestra composta da musicisti arabi e israeliani, esempio di condivisione artistica e religiosa, e di speranza di pace. “C’è sempre un effetto positivo su chi suona e su chi ascolta” afferma Nizar Radwan, ideatore del gruppo. L’Orchestra ha rivisitato, con maestria, avvalendosi della bella voce di Lubna Salame, famose canzoni del patrimonio politico ed emozionale arabo.

Note: Si tratta di due concerti, il primo il 26 agosto, il secondo il primo settembre

Interpreti: Primo concerto 'La nostra famiglia ha perso la guerra’ orazione funebre per Uri Grossman, pronunciata a Gerusalemme dal padre David, musiche di Michele dall’Ongaro, prima esecuzione assoluta Commissione Festival delle Nazioni. Sandro Lombardi Voce narrante Ensemble degli Illuminati Pino Cangiatosi Direttore Secondo concerto ‘Omaggio a Oum Koultum’ Arab Music Orchestra of Nazareth Lubna Salame - Voce Nizar Radwan - Violino Jony Mahaly - Violino Alfred Hajjar - Nay e Flauto Issa Awwad - Kanun Ahmad Darwsha - Oud Abu Nicoklla Nabeg - Percussioni Ramzi Bishara - Percussioni

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