Libretto di Hedwig Lachmann dal dramma di Oscar Wilde
Prima rappresentazione: Dresda 9 dicembre 1905
Dirige Nikos Athinaiou Regia scene costumi luci Nikos Petropoulos
Salome,Marousa Xyni;Jochanaan, Tomas Tommasson;Erode,Vaggelis Chatzisimos;Erodiade,Daphne Evangelatos;Narraboth, Giannis Christopoulos;Paggio,Nikos Spanos
Repliche 14,17,20 ottobre ore 21
Thessaloniki Concert Hall
25 Martiou-Paralia GR54646
tel 00302310895800 www.tch.gr
"Come è bella stasera la principessa Salome" possiamo ripetere con convinzione per la nuova edizione dell'opera straussiana in scena dal 12 ottobre al Megaron di Salonicco. Spettacolo forte, essenziale, che non indulge certo a barocchi e vieti orientalismi nè a facili seduzioni. Il sipario si apre su una scena-prigione chiusa da pareti di grigio cemento. Una grata al fondo. Luci bianche che disegnano impietosamente un ring dove le ossessioni dei protagonisti escono allo scoperto con tutta la loro violenza primigenia. Strauss conosceva bene gli studi di Krafft-Ebbing apparsi con il titolo di "Psycopatologia sexualis" nel 1896. Sull'analisi sottile della degenerazioni psichiche dei personaggi si fonda la chiave di lettura innovativa scelta dal regista scenografo e costumista Nikos Petropoulos. Siamo in una clinica per malati mentali dove Erode, magistralmente ritratto da Vaggelis Chatzisimos, che sulle prime sembra dirigerla, si scopre essere piu' ossesso dei suoi pazienti. L'idea portante, sviluppata con sottigliezza ed efficacia, persuade da subito, mettendo a nudo il nervo drammatico musicale della partitura. L'Orchestra di Stato di Salonicco, condotta con tensione e lucidità da Nikos Athinaiou, aderisce pienamente a tale interpretazione. Marousa Xyni, Salome bambina, che solo nell'orrore necrofilo diviene donna, si dimostra più a suo agio nel potente registro acuto che in quello drammatico. La sua interpretazione intelligente conquista lentamente, per crescere nel delirio finale, dove viene barbaramente decapitata. Daphne Evangelatos impone la sua sicura classe come Erodiade e Giannis Christopoulos per la bellezza del timbro. Lo Jochanaan di Tomas Tommasson al debutto nel ruolo si riconferma interprete di primissimo piano per straordinario talento vocale.
Note: Coproduzione del Thessaloniki Concert Hall  con the Municipality of Thessaloniki sotto gli auspici del festival Dimitria 2007
Jonas di Carissimi e Vanitas di cinque compositori contemporanei hanno chiuso le celebrazioni per i trecentocinquanta anni dalla morte del grande maestro del Seicento