Un Convitato tra i pupi

Impianto registico e scenografico di ispirazione 'popolare' che si rifà al teatro dei pupi, da cui proviene il regista alla sua prima esperienza alla regia d'opera. Buona le resa musicale della direzione di Hamar così come la giovane compagnia di canto.

Recensione
classica
Teatro Filarmonico Verona
Wolfgang Amadeus Mozart
05 Ottobre 2006
Un teatrino dei pupi compare solo all'inizio, prima dell'ouverture, ad evocare il testo dell'antico "Convitato di Pietra", e durante la festa del matrimonio: l'attesa per la novità di un Don Giovanni da opera delle marionette sembra esaurirsi in pochi inserimenti. Ma l'impianto registico del "puparo" Eugenio Monti Colla (alla sua prima esperienza con cantanti "in carne ed ossa") si muove, intenzionalmente, tutto nello spirito di una narrazione che si rifà al teatro popolare, didascalico, lontano anni luce da ogni implicazione di carattere simbolico o psicologico. La scena e le luci sono di colori sgargianti e variopinti: niente monocromatismi a caratterizzare con un certo colore un clima e un ambiente. La macchina teatrale si palesa nel suo semplice artifizio con le sue quinte e i sipari che calano dall'alto e, alla fine, con un fuoco di semplici fiamme di cartone e forti luci rosse. E il movimento dei protagonisti sulla scena si caratterizza nelle forme questa ostentata naïveté: molto plastici e abbastanza statici, come personaggi ritagliati dalle vecchie figurine Liebig. Zsolt Hamar ha impresso alla direzione musicale un colore ed un carattere di notevole nitidezza e precisione, con bei colori emersi dalla compagine orchestrale; rigoroso e preciso nella tenuta della scena ha alternato momenti dilatati, come l'attacco dell'ouverture con altri più ritmicamente serrati, enfatizzando i contrasti agogici. Ottima la prestazione della giovane compagnia di canto in cui sono emersi: un incisivo Marco Vinco nel ruolo del titolo, Giorgia Milanesi in una Donna Elvira ricca di enfasi drammatica, Alessandra Minarelli con una Zerlina dalla vocalità brillante ed estremamente duttile, Lorenzo Regazzo in Leporello, dal timbro sicuro e una buone presenza scenica. Vivo successo di pubblico.

Interpreti: Don Giovanni Marco Vinco Donna Anna Raffaella Milanesi Don Ottavio Antonios Koroneos Commendatore Michele Bianchini Donna Elvira Giorgia Milanesi Leporello Lorenzo Regazzo Masetto Rodrigo Esteves Zerlina Alessandra Marianelli

Regia: Eugenio Monti Colla

Scene: Eugenio Monti Colla; Luci Roberto Gritti

Costumi: Eugenio Monti Colla

Orchestra: Accademia I Filarmonici

Direttore: Zsolt Hamar

Coro: Athestis Chorus

Maestro Coro: Alberto Toffolo

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