Sul crinale tra corpo e spirito

"Amor non conosciuto", ultimo testo per musica di Enzo Siciliano tratto dal memoriale di una mistica duecentesca, musica della romana Silvia Colasanti, ha mostrato una personalità compositiva duttile e ben orientata a un segno teatrale, nonostante l'uso di una sola voce recitante abbia appiattito gli esiti espressivi della pièce realizzata in forma di lettura/mise-en-espace.

Recensione
classica
Sagra Musicale Umbra Foligno
Silvia Colasanti
20 Settembre 2006
"Il dopo della vita - ecco, di non sapere, di non vedere io ho paura. Ho paura". Sono le ultime parole del testo di "Amor non conosciuto", testo che Enzo Siciliano, pochi mesi prima di lasciarci, aveva predisposto per questo "quadro mistico" firmato musicalmente dalla giovane compositrice romana Silvia Colasanti. Suonano su una corda toccante e profetica, ora, queste parole, ma tutto il testo - tratto dal memoriale di una mistica duecentesca, Angela da Foligno, città nella quale la Sagra Musicale Umbra ha scelto di collocare questa prima assoluta affiancandola a un bel concerto di canti sacri sardi dell'Elena Ledda Ensemble - vive della tipica tensione mistica tra corpo e spirito, nel crinale tra cielo e terra. Testo ampio, e distribuito tra la voce (in parte cantante, in parte recitante, ben sostenuta da Claudia Farneti) della mistica, più quattro personaggi maschili con diverse funzioni narrative. La partitura, non superando i 35 minuti, dà spazio a queste voci, scegliendo più spesso la forma sfondo/risposta tra l'ensemble (puntuale ed efficace l'esecuzione e la sua direzione) e le voci, ma graduando bene questa formula e non rinunciando ad articolazioni più consistenti - e pertinenti agli snodi del testo - dello strumentale, grazie a un funzionale uso delle percussioni e a una modulazione della scrittura adottata nel quartetto d'archi. Rimane, in questa pur lodevole realizzazione in forma di lettura/mise-en-espace, la compressione dei diversi personaggi maschili in un solo recitante, il quale - per caratterizzarli - ne congela e ne neutralizza gli interni modi espressivi, e un certo squilibrio fonico nell'amplificazione.

Note: esecutori: Quartetto Bernini, Gianni De Feo voce rec, Claudia Farneti sopr, Antonio Caggiano percuss, Erasmo Gaudiomonte dir. Commissione Sagra Musicale Umbra prima esecuzione assoluta. Nella prima parte il gruppo sardo di Elena Ledda proporrà Cantendi a Deus dedicata interamente al canto sacro sardo

Interpreti: Quartetto Bernini (Marco Serino e Yoko Ichihara violini, Gianluca Saggini viola, Valeriano Taddeo violoncello), Gianni De Feo (voce recitante), Claudio Farneti (soprano), Antonio Caggiano (percussioni)

Direttore: Erasmo Gaudiomonte

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