Dalla parte di Papageno

Lo splendido Papageno di Adrian Eröd salva la serata, che altrimenti sarebba stata noiosa fino all'insopportabilità. Il concetto registico di Lupa, infatti, non ha saputo dare grandi stimoli e emozioni a un pubblico che era venuto alla rappresentazione pieno di aspettative e curiosità per il primo allestimento operistico di questo celebre regista teatrale polacco.

Recensione
classica
Theater an der Wien Vienna
Wolfgang Amadeus Mozart
13 Maggio 2006
Ironia della sorte! Prima dell'opera uno degli sponsor del festival di Vienna distribuisce al pubblico dei cuscini gonfiabili. Stupiti ci si chiede cosa si celi dietro questo gadget, senza immaginare che le tre ore di Flauto sarebbero state talmente noiose e statiche e che a volte il cuscino lo si sarebbe voluto proprio gonfiare per farsi un bel sonnellino. L'esordio operistico del regista polacco Lupa più che negativo si rivela deludente. La macchinazione mediale, infatti, aveva talmente gonfiato il valore di questa produzione e fatto credere a tutti che ci si sarebbe trovati di fronte a una costellazione irripetibile. Lupa è sì indiscusso innovatore nell'ambito teatrale, ma il teatro musicale non è semplicemente teatro. Singolarmente le trovate di Lupa sono interessanti, ma questi frammenti non riescono a armonizzarsi tra di loro. Harding e la Mahler Chamber Orchestra non sono in serata. I tempi sono arbitrari, il risultato poco curato e sciatto, a tratti addirittura fastidioso. La prestazione non brillante dei cantanti si può forse ricondurre alle singolarità della regia e alla staticità del concetto scenico. Se non si hanno caratteristiche vocali fuori dalla norma, infatti, queste premesse non aiutano proprio a sedurre il pubblico. Adrian Eröd è l'eccezione. La regia pone al centro della vicenda la figura di Papageno e il giovane viennese oltre a un'ineccepibile prestazione vocale dimostra gran virtuosismo nel saper creare un Papageno che è sempre al centro dell'attenzione, ma mai volgare e di troppo. La serata la salva lui!

Note: nuovo allestimento delle Wiener Festwochen in coproduzione con il Festival d'Aix-en-Provence, Theater an der Wien, WIENER MOZARTJAHR 2006, il Grand Théâtre de Luxembourg

Interpreti: Olaf Bär, Malin Christensson, Andreas Conrad, Sabina Cvilak, Adrian Eröd, Tijl Faveyts, Loïc Felix, Günther Groissböck, Helena Juntunen, Barbara Heising, Julia Oesch, Roman Sadnik, Christoph Strehl, Lúbica Vargicová

Regia: Regia e luci Krystian Lupa

Scene: Krystian Lupa

Costumi: Piotr Skiba

Orchestra: Mahler Chamber Orchestra

Direttore: Daniel Harding

Coro: Arnold Schoenberg Chor

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