Il minimalismo psichedelico di SakaNoto
Una suggestiva commistione tra pianoforte ed elettronica con l'aggiunta, tutt'altro che secondaria, anzi centrale almeno quanto la musica, delle immagini.
Recensione
classica
Da qualche anno insieme, il giapponese Ryuichi Sakamoto e il tedesco Alva Noto, hanno dato vita ieri sera in un affollatissimo Teatro Manzoni di Milano a un nuovo progetto musicale, "Insen". Di estrazione piuttosto diversa – compositore classico amante del crossover il primo (celebri le sue collaborazioni con Byrne, Sylvian e Jobim, oltre che le colonne sonore per Bertolucci), architetto sonoro e visivo (laureato in urbanistica) esposto in mostre personali e collettive in tutto il mondo il secondo – i due hanno proseguito con Insen la strada intrapresa tre anni prima con il disco "Vrioon": ovvero una suggestiva commistione tra pianoforte ed elettronica con l'aggiunta, tutt'altro che secondaria, anzi centrale almeno quanto la musica, delle immagini. Bello il gioco di interazioni sensoriali, il suono acustico e naturale del pianoforte di Sakamoto che diviene immagine in tempo reale e interagisce con essa, bello il palco, con un lungo e basso schermo a dominare la scena. Alva Noto, dall'alto della sua postazione iperminimalista – un bancone argentato sul quale troneggiano due laptop identici, uno per la musica uno per le immagini –, ama spingere sui rumori a cui abbina piccoli pattern ritmici (molto minimal anche in questo) di cassa. Il risultato è una musica dilatata, larga, totalmente priva di melodie, che fa leva in massima misura di lunghi archi dinamici, procede per addizione e sottrazione, mai per sviluppo. Il tutto è, all'inizio, di una freddezza quasi scostante. Eppure, episodio dopo episodio, lo spettacolo cresce, riesce a coinvolgere, fino a provocare una vera e propria ovazione alla fine dell'ultimo brano, compiutamente noise, quasi psichedelico nella sua immobilità. Seguono tre applauditissimi bis, il secondo dei quali – il celebre e qui stravoltissimo tema di "Merry Christmas Mr. Lawrence" – soddisfa il bisogno di melodia di parte del pubblico.
Note: pianoforte: Ryuichi Sakamoto elaborazioni sonore, installazioni video: Alva Noto
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