Madrigali del '500 e mistico Pärt

Debutto dell'Hilliard Ensemble alla XXII edizione del Festival di Cremona Claudio Monteverdi. Grande entusiasmo per le voci inglesi. Al pubblico cremonese piace il misticismo di Arvo Pärt.

Recensione
classica
Festival Monteverdi Cremona
27 Maggio 2005
I Madrigali del Cinquecento e il misticismo di Arvo Pärt. Musica rinascimentale, proiettata verso nuove arditezze armoniche, e musica contemporanea che riscopre l'essenzialità dell'antico. Due mondi sonori cronologicamente distanti ma tesi l'uno verso l'altro. Questo il significato del programma dell'Hilliard Ensemble per il suo debutto al Festival Monteverdi, evento per il quale abbiamo dovuto attendere ben 22 edizioni. L'ensemble vuole contestualizzare il concerto in due luoghi differenti, giustificati dalle scelte di repertorio: in teatro (Ponchielli) i Madrigali a 5 voci di Marenzio, Gesualdo, Cipriano De Rore e Monteverdi (Julie Cooper il soprano); in chiesa (San Marcellino) le musiche di Pärt che, per essenza mistica e religiosa suggestione, trovano in un luogo sacro la loro cornice ideale. Se le leggerezze madrigalistiche sono pennellate di musicalità (ma l'acustica del teatro è secca e la voce del basso risulta debole) è nella musica sacra del compositore estone che emerge tutta la magia sonora delle mitiche voci inglesi: catturano il pubblico e lo lasciano senza fiato. L'intonazione è assolutamente perfetta, più che mai indispensabile in Pärt che, non a caso, con gli Hilliards trova degli interpreti ineccepibili. Pari Intervallo è l'unico pezzo strumentale in programma (all'organo Christopher Bowers-Broadbent) fatto di pochi suoni, di melodie semplici, di "francescana frugalità". Nei pezzi Most Holy Mother of God, And one of the Pharisees e An den Wassern zu Babel risuona tutta la consumata bravura degli Hilliards così come in My Heart's in the Highlands scritto nel 2000 per il controtenore. Quell'essenziale "fatto quasi di nulla" che la voce di David James sa tradurre in bellezza sonora pura ed espressiva.

Interpreti: HILLIARD ENSEMBLE: Julie Cooper, soprano - David James, controtenore; Rogers Covey-Crump e Steven Harrold, tenori; Gordon Jones, baritono; Christopher Bowers-Broadbent, organo

Orchestra: Hilliard Ensemble, Ensemble di Fiati della Banda Civica Musicale di Soncino

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