La Staatsoper di Vienna propone il primo allestimento austriaco di La lampada di Aladino di Nino Rota in una versione adattata e ridotta per bambini. Ottimo collettivo di cantanti per un'esecuzione brillante che lascia con il fiato sospeso bambini e adulti. Peccato che nella riduzione siano andate perse molte delle raffinatezze timbriche e strumentali dell'originale.
I bambini sono forse il pubblico più esigente che ci sia, non legati a nessun tipo di convenzione o pregiudizio, ma solo al proprio gusto. E siccome ai bambini questo allestimento è piaciuto, ne constatiamo la riuscita. La Lampada di Aladino di Rota è opera di rarissima esecuzione. Questa della Staatsoper, riveduta e accorciata per bambini, ne è addirittura la prima esecuzione austriaca. Il ritardo non è giustificato, trattandosi di un lavoro di notevole fattura, dalle innumerevoli finezze timbriche e dal piacevole e denso slancio melodico. Quello che abbiamo potuto ascoltare a Vienna, ovviamente, non è che un assaggio di tutto ciò, un'allusione, visto che nel tendone che viene montato sopra all'opera viennese per gli spettacoli per l'infanzia, a cui però assistono sempre più adulti e accompagnatori, entrano al massimo una ventina di strumentisti, e che quindi la partitura ha dovuto subire molti tagli.
Il collettivo dei cantanti funziona alla perfezione, e con simpatia e destrezza conduce il pubblico attraverso la storia. Il principio della comprensibilità, ovviamente, ha la precedenza. Lo stesso valga per la regia, semplice e stilizzata, alla ricerca dell'effetto, in scene ricche di colori sgargianti e costumi fastosi. Un allestimento gradevole, fresco e ben riuscito, lontano da alcune produzioni per bambini attuali che sembrano stupide anche ai più piccoli. Una riflessione però ci sia concessa: l'Aladino non è un'opera destinata all'infanzia, come invece altre dello stesso compositore. Perché allora non osare ancora di più e proporlo nel programma principale, con organico originale e senza riduzioni? Questo sì che sarebbe un gesto ardito, degno di una casa d'opera che si voglia interrogare senza compromessi sul futuro e sulle nuove prospettive del genere.
Note: nuovo allestimento per i bambini
Regia: Thomas Birkmeir
Scene: Andreas Lungenschmid
Costumi: Polly Matthies
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