Dal flauto al pifferaio magico: una festa di piazza
Una Piazza del Popolo stracolma di pubblico accoglie "Die Zauberflöte" in una deludente messa in scena. Svetta su tutti Claudio Bisio.
Recensione
classica
Teatro dell'Opera Roma
Wolfgang Amadeus Mozart
23 Giugno 2004
E alla fine erano tutti lì sul palco, a prendersi l'ovazione della sterminata folla di Piazza del Popolo... Che avete capito, no, non i cantanti – subito retrocessi in seconda fila –, c'erano Veltroni sindaco di Roma, che si è pure esibito in un discorsetto, complimentandosi da solo per aver avuto l'idea di chiamare Claudio Bisio; poi Bisio che ha urlato "Roma te amo!"; Gianluigi Gelmetti che ha detto "Sono orgoglioso di essere romano"; infine il Sovrintendente dell'Opera di Roma Francesco Ernani e l'assessore alla cultura Gianni Borgna, che sopraffatti da tale profondità pensiero, bontà loro, hanno preferito il silenzio.
Spettacolo funesto? Ma no, perché pur con la finale passerella felliniana alla "Otto e mezzo", "Die Zauberflöte" a Piazza del Popolo è stata festa popolare, e di popolo ce n'era molto – Veltroni annuncia centomila presenze, direi che la metà basta, e la piazza così colma è un vero colpo d'occhio. La messa in scena comprendeva una selezione di numeri musicali dal "Singspiel" di Mozart, operata da Gelmetti che dirigeva; mentre Vincenzo De Vivo al fine di ricucire la trama aveva scritto un testo affidato a Bisio. Il tutto si svolgeva su un megapalco da concertone rock progettato da Quirino Conti, che firmava anche le scene – che non c'erano –, mentre i costumi di Fendi più che altro erano vestiti, la Regina della Notte per esempio in abito da sera. In latitanza di regia e in omaggio ai vecchi tempi i personaggi entrando in scena allargano le braccia e cantano, le eccezioni a un cast di voci piuttosto deludente sono Eva Mei e Laura Cherici. Inesistente la magia da "Zauberoper" fatta di macchinerie e effetti teatrali; sparite anche le componenti simboliche del "Flauto magico" compresa quella massonica, aspetti questi ultimi cui pure Gelmetti ha sempre tenuto molto.
Già capite che la vera star è stata Bisio: simpatico istrione che ha retto sulle sue spalle la serata. E il pubblico? Lo ha seguito con attenzione vera, decretando con la sua massiccia presenza il successo dello spettacolo.
Interpreti: Sarastro, Marco Spotti; Tamino, Raul Giménez; Regina della Notte, Penelope
Randall-Davies; Pamina, Eva Mei; Papagena, Laura Cherici; Papageno, Massimo
Gagliardo; Monostatos, Steven Cole
Regia: Adattamento di Vincenzo De Vivo. Supervisione artistica di Quirino Conti
Scene: Quirino Conti
Costumi: Fendi
Orchestra: Orchestra e Coro del Teatro dellOpera di Roma
Direttore: Gianluigi Gelmetti
Coro: Coro del Teatro dell'Opera di Roma
Maestro Coro: Andrea Giorgi
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