Butterfly si è persa nel porto di Nagasaki

Impianto registico tradizionale, senza particolari idee forti, con grandi affollamenti nel primo atto. Energica direzione di Oren con un'ottima prova della Cedolins e di una buona compagnia di canto.

Recensione
classica
Ente Lirico Arena di Verona Verona
Giacomo Puccini
19 Giugno 2004
L'idea di portare sulla scena la vita e il movimento che anima il porto di Nagasaki conduce Zeffirelli, ancora una volta, a riproporre un palcoscenico affollato di comparse: con palanchini che passano, marinai, prostitute, mendicanti, venditori in un continuo, inarrestabile, via vai. Un girare a vuoto, a tratti rumoroso, che per tutto il primo atto, fino all'arrivo dello zio Bonzo, quasi impedisce una messa a fuoco delle dinamiche drammatiche: l'attenzione è costantemente distolta e spesso non si riescono ad individuare i protagonisti. La ricerca di una dimensione spettacolare fa sì che l'arrivo dell'umile Butterfly con le sue amiche geishe sembri il sontuoso apparire di un'imperatrice. Finito il presepe, questa Madama Butterfly non brilla certo per idee forti o per una particolare prospettiva registica, a parte la collinetta che si apre sulla casa della protagonista o il luccicare all'orizzonte – sulle scalinate dell'anfiteatro – dei riflessi del mare; belle le fogge e i colori dei costumi di Emi Wada. A garantire il successo della serata, con un'Arena quasi al completo, è stata comunque la resa musicale complessiva, con la grande personalità interpretativa di una Cedolins, acclamata a più riprese, che si espressa con una vocalità fluida e ricca di colori, riuscendo a tenere con forza e carattere il ruolo fino alla fine. Molto buona nel complesso la prestazione della compagnia di canto, con Marcello Giordani, il cui Pinkerton è venuto emergendo gradualmente con carattere e con i robusti e puntuali interventi di Francesca Franci e Juan Pons. La direzione di Oren, direttore areniano per eccellenza, si è imposta con forza, con ritmi sostenuti e un buon colore orchestrale, nonostante i ranghi ridotti rispetto alle abituali dimensioni che ha l'orchestra veronese negli spettacoli all'aperto.

Interpreti: Cio-Cio-San, Fiorenza Cedolins; Suzuki, Francesca Franci; Kate Pinkerton, Mina Blum; F. B. Pinkerton, Marcello Giordani; Sharpless, Juan Pons; Goro, Carlo Bosi; Il Principe Yamadori, Alessandro Battiato; Lo zio Bonzo, Carlo Striuli; Il Commissario Imperiale, Angelo Nardinocchi; L'Ufficiale del Registro, Nicola Troisi

Regia: Franco Zeffirelli

Scene: Franco Zeffirelli

Costumi: Emi Wada

Orchestra: Orchestra dell'Arena di Verona

Direttore: Daniel Oren

Coro: Coro dell'Arena di Verona

Maestro Coro: Marco Faelli

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