Parole e Musica per il Risorgimento

Un progetto dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

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La musica parla una lingua universale. Prima dell'unificazione dell'Italia, nel Regno Sabaudo si ascoltava musica scritta nel Regno di Napoli, nella Roma papalina quella composta a Venezia e viceversa. Insomma c'era libera circolazione di un linguaggio che unificava già lo 'Stivale' ma soprattutto una lingua, l'italiano! Quindi, quale media migliore per celebrare il 150° dell'unità d'Italia, traguardo finale del Risorgimento che cade nel 2011? Questo è il progetto dell'Accademia di S. Cecilia con il sostegno della Compagnia San Paolo. Progetto, che si è salvato dai tagli alla cultura che sono ahimé protagonisti oggi, solo perché precedentemente pianificato. L'iniziativa prevede quattro 'week-end tra musica e storia' in quattro diverse città: Torino (Teatro Carignano, 2-3 ottobre), Napoli (Teatro Mercadante, 13-14 novembre), Genova (Teatro della Tosse - Fondazione Luzzatti, 12-13 febbraio) e Roma (Auditorium Parco della Musica, Sala Detrassi, 26-27 marzo). Il format è sempre lo stesso: il sabato alle 20.30, un contrappunto storico-musicale tra lo storico Lucio Villari (nella foto) e il musicologo Giovanni Bietti con un'attenzione particolare al genius loci della città ospitante. Appuntamenti, che procederanno in senso fonologico nelle quattro puntate. A seguire alle 21.30, il 'Concerto di BelCanto', protagonisti i giovani artisti di 'OperaStudio' preparati da Renata Scotto. Il giorno successivo alle 11.30, lo spettacolo 'RisorgiMusica' realizzato dal Dipartimento Educational dell'Accademia di Santa Cecilia: percorso didattico-storico tra teatro e musica che illustra attraverso il linguaggio musicale le tappe fondamentali del Risorgimento. Ancora, un progetto editoriale dell'Accademia dedicato ai più giovani: Il Tamburino di Garibaldi di Janna Carioli. (f.s.)

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