25 di Bang on a Can

Un disco in omaggio sul sito del collettivo newyorkese

Recensione
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Chi ancora non conosce Bang on a Can, da oggi non ha più scuse. Per farsi travolgere da uno dei fenomeni musicali più veri e appassionanti, da una delle avventure di pensiero e di impresa più riuscite degli ultimi decenni l’occasione è unica: fino al 25 gennaio si può scaricare gratis dal loro sito un doppio album che contiene un bel campione della loro attività.
In rapida sintesi: Bang on a Can nasce nel 1987 (il regalo che ci fanno è quindi in occasione del loro venticinquennale) ed è un collettivo costituito da tre compositori, Michael Gordon, David Lang e Julia Wolfe. Costituiscono un ensemble, organizzano un festival, scrivono musica, cominciano a registrare e a produrre dischi, dopo aver rinunciato a un contratto con la Sony. Tutto accade naturalmente a NY. E loro sono fra i primi a capire che la musica non può più vivere senza superare i limiti imposti dalle culture che l’hanno fatta esistere nel recente passato: il jazz, la musica scritta contemporanea, il rock, il folk, il minimalismo, l’improvvisazione, il pop, la techno, le tradizioni etniche. Hanno così costruito uno spazio (fisico e progettuale) per tutti quei musicisti che non si riconoscono in nessuna di queste categorie. Il risultato è quello di una fusione che non funziona come una sterile ibridazione ma come un organismo vivo, in continuo cambiamento perché si nutre di materia viva. Per saperne di più cercate sul loro sito, e se avrete la curiosità di proseguire nell’ascolto non sarete delusi dall’ampio catalogo delle loro produzioni.
Intanto godetevi questo Big Beautiful Dark and Scary magari partendo dall’ultimo brano in programma, il trascinante “Music from Shadowbang: Meditasi, Head” (sei minuti, arrivate fino alla fine) scritto dal clarinettista del gruppo, Evan Ziporyn. Anche lui, come i tre fondatori di Bang on a Can, allievo di Martin Bresnick alla Yale School of Music. Ecco una classe di composizione che ha dato i suoi frutti.

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