Valzer di direttori in Francia
Marc Minkowski non sarà confermato per un terzo mandato a Bordeaux, mentre circolano voci sul prossimo direttore musicale dell’Opéra national de Paris
Già oggetto di vivaci contestazioni da parte dell’Orchestre national de Bordeaux Aquitaine, il direttore d’orchestra Marc Minkowski non sarà confermato per un terzo incarico quadriennale alla direzione musicale dell’Opéra national de Bordeaux, un incarico che ricopre dal 2015. Le tensioni fra l’orchestra del teatro e il direttore d’orchestra francese risalgono al 2018, quando Minkowski per La Périchole di Jacques Offenbach al Festival di Pentecoste di Salisburgo preferì Les Musiciens du Louvre, compagine orchestrale da lui fondata nel 1982, all’orchestra del teatro francese, produttore dello spettacolo. Minkowski fu allora accusato dagli orchestrali bordolesi di voler sostituire l’orchestra in forza nel teatro con i suoi musicisti. Le crescenti tensioni fra direttore e orchestra avevano portato nel 2019 a un plateale rifiuto dei musicisti a essere diretti da Minkowski accusato di non avere le qualità tecniche, musicali e umane per guidarli come direttore d’orchestra. Alla protesta dell’orchestra, erano seguite manifestazioni di solidarietà da parte degli orchestrali di numerosi teatri lirici francesi.
Mentre un posto di direttore musicale si sta per liberare, quello dell’Opéra national de Paris continua a essere vacante anche dopo l’insediamento ufficiale del neo-direttore generale Alexander Neef . Costretto all’ennesima revisione della programmazione delle due sale del teatro lirico parigino a causa del prolungarsi della chiusura dei teatri anche in Francia a seguito della pandemia e a fare i conti con l’enorme debito accumulato dal teatro nella scorsa stagione, Neef ha altre grane ma circolano già da tempo indiscrezioni sui nomi possibili. Il più quotato a succedere a Philippe Jordan, in partenza per la Staatsoper di Vienna, sarebbe il direttore d’orchestra venezuelano Gustavo Dudamel. Anche il sito francese Forum Opéra lo include nella lista dei possibili candidati alla posizione, ma, pur apprezzando la sua personalità brillante e mediatica (e il contratto con la “major” Deutsche Grammophone come occasione di prestigiose registrazioni discografiche), fra i limiti dell’attuale direttore musicale della Los Angeles Philharmonic indica la sua affinità con il repertorio sinfonico più che con quello lirico e la scarsa familiarità con l’Orchestra dell’Opéra national che ha diretto soltanto in occasione de La bohème nel 2017. Fra gli altri candidati possibili (o auspicabili), Forum Opéra elenca i nomi di François-Xavier Roth, Alain Altinoglu, Antonio Pappano, anche quelle dei giovani Maxime Pascal e Lorenzo Viotti, delle donne Susanna Mälkki, Laurence Equilbey ma anche Barbara Hannigan. Non viene esclusa comunque l’eventualità che Alexander Neef possa seguire l’esempio del suo mentore Gérard Mortier, che nel 2004 preferì non sostituire l’uscente James Conlon con un nuovo direttore musicale optando invece per una serie di direttori d’orchestra associati da coinvolgere nelle produzioni di punta della sua gestione.
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