Un cielo nascosto per Morelli

A Venezia la Fondazione Levi con l’Associazione Giovanni Morelli organizza un festival per ricordare il musicologo scomparso 10 anni fa

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Giovanni Morelli
Giovanni Morelli

A dieci anni dalla scomparsa, la Fondazione Ugo e Olga Levi con l’Associazione Giovanni Morelli dal 30 settembre al 3 ottobre dedica un festival alla figura del musicologo Giovanni Morelli con un programma di eventi che coinvolge la città di Venezia attraverso le istituzioni che lo hanno visto protagonista dall’Università Ca’ Foscari Venezia, dove insegnò per decenni, il Teatro La Fenice, di cui è stato consigliere, l’Archivio Luigi Nono, di cui fu socio fondatore, la Fondazione Levi, di cui è stato membro del comitato scientifico e del consiglio di amministrazione, e la Fondazione Giorgio Cini, di cui ha diretto l’Istituto per la Musica. “Giovanni Morelli è stato uno dei più importanti musicologi del secondo dopoguerra la cui vastità di interessi era pressoché unica. Nella sua formazione gli studi musicali e musicologici si univano a quelli artistici e scientifici (si era laureato in medicina). È stato uno dei protagonisti della vita musicale veneziana, a partire dal 1978 quando aveva iniziato il suo insegnamento a Ca' Foscari che poi ha mantenuto fino alla sua scomparsa. Ha, inoltre, diretto l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, da lui fondato nel 1985, e partecipato alla fondazione dell’Archivio Luigi Nono. – ci dice Roberto Calabretto, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Levi dal 2018 – La sua presenza nella vita musicale veneziana si coglieva ovunque: era spesso il segreto artefice di iniziative oppure elargiva preziosi consigli a tutti per l’allestimento di progetti, iniziative concertistiche e convegnistiche. Non ricordo la sua sconfinata produzione scientifica dedicata al teatro musicale barocco veneziano e alla ricezione dell’Opera, agli studi su singoli compositori e alle tante edizioni di testi musicali, per tacere della sua capillare presenza in comitati editoriali e scientifici di Fondazioni e Istituti. All’interno della Fondazione Levi aveva fatto parte degli organi scientifici e amministrativi contribuendo alla vita della Fondazione stessa. Anche per questo la Fondazione ha deciso di accogliere il suo archivio che sta arrivando nella nostra biblioteca.”

“Un cielo nascosto”, questo il titolo scelto per il festival, si articolerà in concerti, esposizioni, concerti-laboratorio seguiti da dibattiti e discussioni, conferenze e proiezioni con l’obiettivo di far conoscere l’inusuale e originale ricerca musicale e culturale di Giovanni Morelli dalla musica antica alla contemporanea. “Per ricordare Morelli, o meglio mantenere viva la sua memoria, non abbiamo voluto organizzare il tradizionale convegno celebrativo ma piuttosto dare vita a un Festival i cui protagonisti siano i suoi amati allievi e i giovani musicisti, a cui Morelli ha costantemente pensato nel corso della propria esistenza. – continua Calabretto – Un Festival molto eclettico e vivace e, soprattutto, disseminato nei luoghi veneziani che hanno visto Morelli sempre presente.”

Tra gli interventi musicali in programma, sarà dato spazio ai giovani esecutori del Conservatorio “Benedetto Marcello”, agli allievi dell’Accademia Teatrale “Carlo Goldoni” e alla musica di Ver-V, il network dei giovani compositori veneziani. Si apre il 30 settembre alle 12 con il concerto laboratorio “La Generazione dell’Ottanta” con gli allievi delle classi di Musica da Camera del Conservatorio “B. Marcello” di Venezia impegnati in musiche di Alfredo Casella, Gian Francesco Malipiero e Ottorino Respighi, seguito alle 17 alle Sale Apollinee del Teatro La Fenice da un concerto del violinista Dejan Bogdanović e del pianista Jakub Tchorzewski con musiche di Ernő Dohnányi e Ottorino Respighi e alle 20:30 dalla proiezione alla Multisala Rossini del film C’era una volta un merlo canterino di Otar Iosseliani, cineasta molto amato da Morelli, introdotto da Fabrizio Borin e Paolo Pinamonti. Il 1 ottobre alle 11:30 in programma il secondo concerto laboratorio al Conservatorio “Fra paesaggio sonoro e laptop ensemble: un percorso nei progetti di ricerca di Giovanni Morelli” con l’Arazzi Laptop Ensemble in musiche di John Cage, Cornelius Cardew, Arazzi Laptop Ensemble, Kim Cascone, alle 18 lo spettacolo Pensieri per Giovanni a cura di con le letture da Animali immaginari di GiovanniMorelli a cura degli allievi dell’Accademia Teatrale “Carlo Goldoni” e alle 21 il concerto “Aqueor. Immaginare gli abissi, abitare le superfici” con Sara Mazzarotto al violino, Claudio Pasceri al violoncello e Cecilia Franchini al pianoforte in musiche di Malipiero, Messiaen, Ysaÿe, Sciarrino, Kurtág, Damiano Cotti, Widmann, Bonato e Henze. Il 2 ottobre alle 10 al Conservatorio il terzo concerto laboratorio arà dedicato a “Percorsi attraverso la musica francese del Novecento” con musiche di Debussy, Castérède e Poulenc, seguite dalle Folk Songs di Berio; alle 19 all’ex convento dei SS. Cosma e Damiano alla Giudecca il concerto “Indirections: eredità morelliane nella musicaelettroacustica” a cura di Ver-V con musiche originali di Jacopo Caneva, Michele Deiana, Riccardo Sellan, Tommaso Pandolfi, Giovanni Dinello e Emanuele Wiltsch Barbiero. La giornata conclusiva del festival si apre con un concerto della classi di musica barocca del Conservatorio diretti dai docenti Francesco Erle e Tiziano Bagnati, preceduto da un incontro con la musicologa Ellen Rosand su “Barbara Strozzi at 50: una stella del Barocco”.

Fra gli incontri in programma, il 30 settembre alle Sale Apollinee la Lectio magistralis “Storie e imprese di Giovanni Morelli” di Maurizio Agamennone, seguito dalla presentazione dell’Archivio Morelli alla Fondazione Levi a cura di Roberto Calabretto e Andrea Liberovici. Il 2 ottobre in programma la tavola rotonda “Giovanni Morelli didatta” presso la Sala Morelli dell’Università Ca’ Foscari con interventi di Paolo Pinamonti, Emilio Sala, Giada Viviani introdotti da Michele Girardi e il coordinamento di Luca Zoppelli, e un incontro su “Giovanni Morelli e l’Archivio Luigi Nono” con Nuria Schoenberg Nono e Veniero Rizzardi nella sede della Fondazione Nono alla Giudecca.

Dal 30 settembre e fino al 31 ottobre Palazzo Giustinian Lolin, sede della Fondazione Levi, ospiterà un’esposizione curata da Maria Ida Biggi dedicata ai disegni di Giovanni Morelli realizzati fra il 1964 e il 1968, oltre a “Giorni preziosi – i super8 ritrovati” curato da Andrea Liberovici.

Durante l’estate, la Fondazione Levi ha lanciato sul suo canale YouTube “Storie da raccontare”, una serie di video-interviste a chi con Morelli ha lavorato o si è formato, oltre a proporre l’hashtag #festivalgiovannimorelli rivolto a tutti coloro che vogliano contribuire postando un proprio ricordo o un pensiero sul musicologo sui propri canali social. Iniziative che dimostrano un ritrovato attivismo della fondazione veneziana: “Il Festival Morelli è una delle tante iniziative che abbiamo promosso all’interno della Fondazione Levi. Io penso che la Fondazione debba essere un centro di ricerca e di promozione della musica in tutti i suoi aspetti cercando di abbracciare gli interessi di molti fruitori. – spiega Calabretto – Le porte della Levi sono aperte agli studiosi di musica bizantina e a quelli di musica per film, per toccare i poli estremi dei nostri gruppi di ricerca. A tutti cerca di offrire possibilità di studio e di confronto mettendo a disposizione la propria biblioteca e i propri spazi. Non ultimo, stiamo cercando di dialogare il più possibile con le istituzioni musicali veneziane per dar vita a progetti congiunti. In questo ultimi mesi stiamo cercando di avvicinare anche i giovani cercando campagne di promozione delle nostre attività.”

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