Scala: stop al tour in Egitto
I lavoratori chiedono "Verità per Giulio Regeni"

Lo striscione "Verità per Giulio Regeni" appeso sulla facciata del Comune, proprio di fronte al Piermarini, è stato un memento non secondario per rifiutare il progetto di una tournée della Scala in Egitto (poi in Kuwait e Dubai). Orchestrali e lavoratori hanno fatto presente che non era il caso di portare la musica a un Paese che da sei anni si rifiuta di far luce sulla morte del ricercatore friulano. I suoi genitori hanno ringraziato per la saggia decisione, auspicando che i politici italiani e europei dimostrino altrettanta fermezza. La proposta della tournée era arrivata da un'agenzia e prevedeva ben sedici spettacoli, quindi non sarebbe stata una voce secondaria nel bilancio del teatro; forse scartarla a priori sarebbe stato doveroso senza attendere la reazione dei lavoratori. Ai quali va riconosciuta una grande sensibilità nel trattare queste spinose questioni di diplomazia politica. Non a caso si erano già espressi negativamente all'epoca della gestione Pereira quando si era ventilato una presenza nel consiglio di amministrazione da parte dell'Arabia Saudita.
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