Rocco Filippini ci ha lasciati
Il celebre violoncellista stroncato dal covid a settantasette anni
Rocco Filippini era nato a Lugano il 7 settembre 1943, città dove è morto oggi, 14 aprile. Studiò sotto la guida di Pierrer Fournier, a vent’anni vinse il secondo premio (primo premio non assegnato) al Concorso Nazionale di Ginevra e da allora iniziò una prestigiosa carriera internazionale che lo portò in Europa, Nord e Sud America, Australia e Asia, sia come solista che in formazioni cameristiche. Insieme a Bruno Canino e Cesare Ferarresi (poi sostituito da Marianna Sirbu) fondò il Trio di Milano e fece parte del Quartetto Accardo dalla fondazione. Molti i suoi concerti in duo con Maurizio Pollini a Milano, Roma, Londra, Tokyo, New York e ai festival di Pesaro e Salisburgo. Ha suonato spesso anche con Michele Campanella, Radu Lupu e Maria João Pires. Rudolf Serkin l’ha ripetutamente invitato al festival di Marlboro. Ha suonato come solista con orchestre prestigiose quali la Filarmonica della Scala, l’Orchestre de Paris, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e l’Orchestra Sinfonica di Roma della Rai (di queste ultime due fu primo violoncello per alcuni anni). Si è dedicato anche alla direzione d’orchestra. Fu anche un grande e appassionato didatta. Dal 1979 insegnò violoncello al Conservatorio di Milano e nel 2003 fu chiamato da Luciano Berio ai corsi di perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia. Insegnò inoltre alla Scuola di Fiesole e al Campus Internazionale di Musica a Sermoneta. Nel 1985, insieme a Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e Franco Petracchi, ha dato vita all’Accademia Walter Stauffer di Cremona dove insegnò fino al 2015.
Luciano Berio, Franco Donatoni, Salvatore Sciarrino, Fabio Vacchi ed altri dei più importanti compositori contemporanei gli hanno dedicato loro opere.
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