Rimettere la cultura al centro
Roma: Federculture presenta il volume su Ravello Lab
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Presentazione del volume "Lo sviluppo guidato dealla cultura: creatività, crescita, inclusione sociale" ma soprattutto occasione per riflettere attentamente sul futuro di un paese che se non farà delle scelte coraggiose e innovative in tema di sostegno alla cultura rischierà di mettere a repentaglio il proprio futuro nel contesto internazionale e, soprattutto, quello delle nuove generazioni. Il volume, edito da G. Giappichelli e curato da Claudio Bocci e Gianluca Passaro, raccoglie le 'Raccomandazioni' di Ravello LAB 2010 e una raccolta di saggi sulle politiche culturali europee, è stato presentato presso la sede romana del Parlamento Europeo, presenti tra gli altri alcuni nostri rappresentanti a Bruxelles, lo stesso Bocci e Roberto Grossi, Presidente della Federculture. Proprio quest'ultimo ha sottolineato come le indicazioni uscite dal Laboratorio di Ravello, dove si attua un utile confronto tra le esperienze internazionali sul fronte delle poliche culturali, meritino l'attenzione dei nostri politici, per rimettere la cultura al centro di una politica di sviluppo, prendendo anche esempio da modelli attuati con successo in altri paesi europei, soprattutto dell'area settentrionale. Tra i numerosi interventi, oltre a quello dell'Eurodeputato Silvia Costa, merita di essere citato quello di Pier Luigi Grasso, che si occupa proprio di Economia della Cultura alla Iulm di Milano, il quale ha lanciato un messaggio a dir poco allarmante, anche su uno scenario internazionale: il periodo compreso tra il 2014 e il 2010 rappresenterà un nuovo ciclo per l'assetto comuntario, dove si dovrà prendere atto degli alti costi della stabilizzazione finanziaria e ci si dovrà interrogare sul senso degli stessi; se non si prenderà atto che la cultura può diventare una delle leve primarie per la fondazione dell'Europa diventerà alto il rischio che si perda il senso l'identità comunitaria, con riflessi assolutamente negativi per la stessa cultura. La situazione del nostro paese è sotto gli occhi di tutti, la necessità di un nuovo piano per la cultura è evidente, le indicazioni contenute nel volume sono di estremo interesse, non resta che sperare che qualcuno ne tenga finalmente conto. (Giorgio Cerasoli)
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