Muro contro muro al Carlo Felice
Genova: è assemblea permanente
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Continua al Carlo Felice di Genova il "muro contro muro" che contrappone i vertici del Teatro e i sindacati. Sul tavolo della trattativa la difficile situazione finanziaria che impone, per la totale mancanza di liquidità da parte della Fondazione (non ci sono gli stipendi di settembre), scelte drastiche. Il consiglio d'amministrazione opta per un breve periodo di cassa integrazione concessa in deroga dalla Regione o, in alternativa, per la stipula di contratti di solidarietà; i sindacati (autonomi in testa, la Cgil si era resa disponibile alla trattativa) rifiutano qualsiasi soluzione del genere e auspicano l'arrivo di un nuovo commissario da Roma.
Ieri i dipendenti hanno aderito alla proposta dei sindacati autonomi di una assemblea permanente. Nei piani dei lavoratori si va verso una sorta di autogestione in attesa del 27 settembre quando nel concreto si capirà se arriveranno gli stipendi oppure no. E' una forma di occupazione che è stata stigmatizzata anche dal ministro Bondi che ha auspicato un riavvicinamento fra le parti e un periodo di sacrifici per poter assicurare nel 2011 il rilancio del Teatro.
(r.i.)
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