LaFil chiude Bookcity

Milano: il 17 novembre al Teatro dell'Arte alla Triennale

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Marco Seco e il primo violino di LaFil, Carlo Maria Parazzoli (primo violino di Santa Cecilia), Foto Nicola Malnato
Marco Seco e il primo violino di LaFil, Carlo Maria Parazzoli (primo violino di Santa Cecilia), Foto Nicola Malnato

Prima di ricomparire a Milano nel maggio 2020, LaFil in chiusura di Bookcity sarà al Teatro dell'Arte alla Triennale per un concerto-conferenza, col mezzosoprano Adriana Di Paola e Marco Seco sul podio. Il giovane direttore argentino ha un rapporto particolare con la neonata orchestra perché è con lui che i giovani strumentisti hanno cominciato a convivere con le prime parti e se la compagine oggi è già così solida lo si deve anche al suo paziente lavorio d'amalgama, partito da lontano. Il programma del 17 novembre (Biennale ore 21 - https://www.lafil.com) è realmente di rarissimo ascolto, si tratta di tre trascrizioni per orchestra di lied di Schubert, Gretchen am Spinnrade e Erlkönig nell'orchestrazione di Max Reger e di Ganymed da parte di Richard Strauss. Lo stesso Seco spiegherà al pubblico la genesi delle composizioni, mentre Anna Nogara leggerà un brano dall'Adalgisa di Carlo Emilio Gadda, Un concerto di 120 professori. Quanto al futuro milanese della LaFil, che nel frattempo è intenzionata ad aggiungere altre sedi operative, sono confermati i cicli per l'anno venturo al Teatro Lirico, diretti da Daniele Gatti. A maggio due giorni dedicati al repertorio di fine Ottocento e la Quarta di Mahler, a settembre l'integrale delle sinfonie di Schubert e il Knaben Wunderhorn di Mahler. Inoltre si sta concretizzando la collaborazione col Teatro Due di Parma per dei concerti di musiche di scena e il progetto di sguinzagliare alcuni giovani e volonterosi strumentisti di LaFil nelle periferie milanesi a parlare di musica e di cosa significhi l'ascolto.

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