La stagione del Teatro Sociale di Rovigo

Otto opere in cartellone

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Jessica Pratt
Jessica Pratt

Making the invisible visible: rendiamo visibile l’invisibile, questo lo slogan e il filo conduttore di della nuova stagione 2024/24 del Teatro Sociale di Rovigo, una stagione che vuole essere un mix di grandi artisti, di cultura e di bellezza, ma anche di scoperta di tutto ciò che ruota attorno al palcoscenico e di ciò che anima i cuori di ogni spettatore. Insomma, “un viaggio — come lo ha definito il direttore artistico del Teatro Sociale Edoardo Bottacin “deus machina” del nuovo cartellone — che esplora le profondità dell’animo umano, le sue contraddizioni e le sue aspirazioni”, sempre alla ricerca della bellezza e dell’unicità che solo l’arte in ogni sua forma sa dare.

 

Dopo aver chiuso la Stagione precedente con il Premio Abbiati 2024 per la “miglior iniziativa musicale” grazie all’allestimento —per la prima volta in tempi moderni— di “Pigmalione” di A. Ristori, il Teatro Sociale di Rovigo, terzo polo lirico in Veneto dopo le Fondazioni di Venezia e Verona, propone quest’anno otto titoli d’opera: grandi titoli di repertorio come “Madama Butterfly”, “Roberto Devereux”, “Le Voix Humaine”, “Andrea Chenier”, “Otello”, “La vedova allegra” e “L’elisir d’amore”, ma anche un’opera contemporanea, “Flatlandia”, un’opera multimediale in coproduzione con il Conservatorio Francesco Venezze. 

 

Tra gli interpreti, ci saranno grandi nomi del panorama lirico a calcare il palcoscenico rodigino, tra cui Fabio Sartori, Jessica Pratt, Johnn Osborn, Simone Piazzola, Ekaterina Bakanova, Maria Teresa Leva e Giulia Mazzola, così come prestigiose sono le collaborazioni con altre istituzioni, tra cui vi è anche quella con il Teatro La Fenice di Venezia. 

A fianco al cartellone lirico vi è poi un fittissimo programma di prosa, jazz, sinfonica, danza e il progetto education “TeatroRagazzi” dedicato alle scuole. Tutto il programma è consultabile qui

 

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