Il jazz ritorna a Fano
Dal 23 al 31 luglio l'edizione 2021 di Fano Jazz By The Sea
In questa estate costellata di riprese degli eventi dal vivo, anche Fano Jazz By The Sea ritorna ad animare la Rocca Malatestiana e altri luoghi della città marchigiana con un cartellone che conferma l’ormai tradizionale calendario di fine luglio – dal 23 al 31 – anche per la sua XXIX edizione, che offre inoltre un’ideale prosecuzione il primo agosto alla Golena del Furlo di Acqualagna, in apertura del nuovo progetto Terre Sonore, con la suonatrice di kora Sona Jobarteh.
Sulla scorta dell’esperienza maturata lo scorso anno, anche questa edizione dovrà naturalmente tenere conto della situazione sanitaria: organizzato come di consueto da Fano Jazz Network in collaborazione con il Comune di Fano e altre istituzioni, il Festival avrà quindi luogo nel massimo rispetto di tutte le normative anti Covid 19 vigenti, dalla sanificazione dei luoghi di spettacolo al distanziamento del pubblico, garantendo la sicurezza di artisti, spettatori e di tutto lo staff organizzativo.
Il programma proposto da Fano Jazz By The Sea per questa edizione 2021 getta uno sguardo alle nuove tendenze del jazz europeo, una linea d’indirizzo completata da aperture nei confronti dei mondi sonori caraibici e da un’attenzione confermata anche verso il jazz più classico. Il Main Stage della Rocca Malatestiana ospiterà nomi assai noti presso il pubblico più vasto, a partire dal pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, che il 23 luglio inaugurerà il Festival in coppia con la cantante connazionale Aymée Nuviola rivisitando classici della sua terra. Le sere successive si potranno ascoltare il trio del pianista di origine armena Tigran Hamasyan, artefice di una moderna fusion d’autore, il gruppo del trombettista norvegese Nils Petter Molvaer, uno dei protagonisti dell’incontro tra jazz ed elettronica, il pianista Giovanni Guidi, con un nuovissimo progetto dedicato a Gato Barbieri, il nuovo quartetto del celebre polistrumentista francese Michel Portal, personalità di primissimo piano del jazz del Vecchio Continente sin dalla fine degli anni Sessanta. Il trio del pianista Antonio Faraò percorrerà invece la strada maestra del jazz, mentre i Sons of Kemet del sassofonista Shabaka Hutchings valicheranno i confini del jazz con una musica che abbraccia tematiche di stretta attualità come la lotta contro il razzismo. Il pianista austriaco David Helbock, con l’interessate progetto Random Control, e la violinista cubana Yilian Cañizares saranno i protagonisti delle ultime due serate alla Rocca Malatestiana.
Fano Jazz By The Sea conferma inoltre tutti i suoi tratti identitari, a partire dalla vocazione green che troverà applicazione nel ripristino del Jazz Village, venuto meno lo scorso anno ma ripreso per questa edizione 2021 anche in virtù dell’esperienza maturata con la passata edizione, svoltasi correttamente senza nessun contagio. Il Main Stage alla Rocca Malatestiana, l’Exodus Stage alla Pinacoteca di San Domenico e San Francesco (con, dal 27 al 31 luglio, le performance in “solo” del trombonista Randon Control, del cornista Martin Mayes, dei sassofonisti Gianni Mimmo e Javier Girotto e della violinista Eloisa Manera), lo Young Stage (con, tra gli altri, i gruppi della sassofonista Sophia Tomelleri, del batterista Stefano Tamborrino e del trombettista Mirko Cisilino) e Cosmic Journey (con dj set vari) al Jazz Village: tutti spazi che incarnano l’idea di un Festival che, nel distribuirsi in vari luoghi, dà voce a musicalità differenti. A questi si aggiunge Live In The City, concerti aperitivo nei locali del Centro Storico, del Lungomare Lido e Sassonia, di Torrette e Ponte Sasso. Completano il programma, infine, appuntamenti collaterali come Fano Jazz Byke The Sea, Letteraria, Yoga & Jazz e altri ancora.
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